Come la tecnologia aiuta a visitare i luoghi d’arte

Due giorni di approfondimenti, confronti ed esperienze sulle nuove dinamiche di visita ai luoghi d’arte e di fruizione tecnologica dei beni culturali. È "Flânerie", l’appuntamento in programma giovedì 23 e venerdì 24 giugno, dalle 9.30 alle 18, al Laboratorio aperto di Modena (in via Buon Pastore 43) che apre nuovi sguardi sul turismo e sulle esperienze culturali nelle città d’arte anche attraverso la presentazione di "case history". La partecipazione è aperta a tutti ma è necessario iscriversi (attraverso il link flanerie.eventbrite.com).

La "flânerie", il piacere di vagare oziosamente, senza fretta, per le vie cittadine è un’esperienza ancora attuale? È questa la domanda da cui parte il convegno e che apre la strada anche agli altri interrogativi a cui proveranno a rispondere esperti e operatori del settore: come viene vissuta oggi la visita a un luogo d’arte? Come possono essere soddisfatte le aspettative di chi pratica il turismo culturale dopo la pandemia? Quali strategie e tecnologie si possono adottare per rendere attrattiva una città?

La prima giornata, giovedì 23 giugno, sarà dedicata a "L’ebbrezza della scoperta: nuove tecnologie per la fruizione dei beni culturali". Venerdì 24 giugno, la seconda giornata, intitolata "Un vagabondare contemporaneo: il turismo culturale nelle città d’arte", si concentrerà sulle nuove dinamiche di attrazione e gestione turistica di una media città d’arte, mettendo in risalto i nuovi bisogni del turismo esperienziale, l’impatto dei flussi turistici e le strategie di gestione e promozione.

I lavori delle due giornate di "Flânerie", organizzate dal gruppo Maggioli in collaborazione con il Comune di Modena, saranno coordinati dalla conduttrice televisiva Valentina Lo Surdo. Per informazioni: laboratorioapertomodena.it