Commercialisti, pochi giovani E la professione è donna

Domani alla Florim Gallery il convegno ’La Cassa incontra gli iscritti’

La crisi sanitaria e quella economica hanno colpito non solo il lavoro dipendente ma anche il lavoro autonomo e professionale sollecitando la necessità di prevedere, anche per i professionisti, interventi di protezione sul mercato del lavoro. In tale ambito "le Casse professionali giocano un ruolo molto importante sia per programmare un futuro previdenziale sostenibile, assicurando il rendimento e la sicurezza del loro patrimonio, sia per affrontare le nuove sfide ed opportunità della professione date, ad esempio, dalla forte diffusione del lavoro digitale a distanza, e dalla conseguente modifica dei luoghi e dei tempi dell’attività, ovvero dalla necessità di garantire la crescita dimensionale delle strutture professionali". Lo ricorda Giorgio Razzoli, delegato Cassa Dottori commercialisti all’Ordine di Modena. Una professione sempre più ‘in rosa’ in provincia dove l’incidenza femminile tra i 973 iscritti a Cassa è passata dal 41,9% del 2020 al 42,2% nel 2021 (la media regionale è 40,9% e quella nazionale si fermo al 33,2%). Più dottoresse commercialiste, quindi, ma meno giovani professionisti dal momento che i modenesi under 40 sono solo il 20,3%, a fronte del 23% che si registra in Emilia-Romagna e del 21,9% in Italia. Donne e giovani professionisti sono anche i destinatari di alcune delle iniziative di welfare che Cassa Dottori commercialisti mette in campo per sostenere gli iscritti. Di questo si discuterà anche al convegno ‘La Cassa incontra gli iscritti’ lunedì 5 dicembre alla Florim Gallery di Fiorano che si concluderà con l’Assemblea generale dell’Ordine dei Commercialisti. "Soprattutto per i giovani che si avvicinano alla professione – spiega la delegata Stefania Toni - è essenziale che la cassa di previdenza sia un ente di affiancamento e accompagnamento nel percorso professionale".

p.t.