A favore della nuova sede del commissariato per la Polizia di Stato a Mirandola si schiera anche il sindacato Silp Cgil, che anzi - chiede conto all’amministrazione del Comune come mai non sai sia proceduto con il recupero dell’ex Gil. "La precedente amministrazione comunale – ricorda il sindacato affiliato alla Cgil – aveva individuato dopo il sisma del 2012 la sede ex GIL, un edificio pubblico in disuso, come sede sia per il commissariato e la polizia stradale. Sono stati fatti tutti i progetti di ristrutturazione e adeguamento che regione Emilia-Romagna e Ministero degli Interni hanno approvato e finanziato. I mirandolesi, poi, nel 2021 vedono circoscrivere il cantiere con reti e recinzioni, ma da lì in avanti più nulla. E’ diventato un cantiere fantasma che non è mai partito. Cosa è successo? Quali sono i motivi – si domanda il Silp – che ostacolano e non permettono di avere un commissariato appropriato, conforme ad una città come Mirandola?". Motivati da "falsità strumentali" secondo l’amministrazione comunale gli interrogativi di Silp Cgil. "Sintomatico – dicono dal Comune – il fatto che la Silp Cgil non abbia effettiva contezza delle quote di accollo per le spese di affitto dell’attuale commissariato". E riguardo ai ritardi l’amministrazione spiega che "a seguito dell’affidamento dei lavori, si è rilevata la necessità da parte del coordinatore della sicurezza di intervenire con opere provvisionali aggiuntive e una bonifica bellica, che il Comune non ha potuto finanziare e per cui sono immediatamente intercorse interlocuzioni con il Commissario regionale e il Ministero dell’Interno, al fine di garantire le risorse necessarie".
Alberto Greco