Comunicazione e disabilità, il convegno

Finale, alla Stazione Rulli Frulli la giornata di formazione su come farsi capire usando i codici aumentativi e alternativi

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Il 3 dicembre, Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, si svolgerà a Finale Emilia, presso la Stazione Rulli Frulli, una giornata di formazione e aggiornamento sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) e sugli inbook. L’iniziativa è organizzata dal Sistema Bibliotecario Area Nord Modenese, in collaborazione con l’organizzazione di volontariato Il Volo Odv ed è finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola.

L’evento si rivolge innanzitutto alle famiglie, sempre protagoniste di questi tipi di intervento riguardanti la Comunicazione Aumentativa Alternativa, e agli operatori sanitari che di esse si prendono cura. Inizialmente, Antonella Costantino, massima esperta a livello nazionale in questo campo, illustrerà alcune procedure mediche che si effettuano in ambulatorio e in ospedale e spiegherà come esse possano risultare molto più chiare e accettabili ai piccoli pazienti (ma anche ai più grandicelli), una volta tradotte in simboli. Verranno poi proposti esempi di contesti inclusivi, sia per quanto riguarda l’ospedale, attraverso l’introduzione di un progetto innovativo di intrattenimento per i giovani pazienti in CAA e LIS (Lingua Italiana dei Segni), sia in ambito scolastico, attraverso la presentazione di diversi progetti relativi a tutti gli ordini e gradi di scuola. Si parlerà anche di una delle ultime frontiere della Caa, ovvero del suo impiego per la costruzione di giochi adattati, spendibili in qualsiasi contesto, che iniziano ad essere presenti nelle biblioteche.

Ci sarà spazio anche per affrontare la tematica dei giovani adulti, tanto delicata quanto importante, ossia del diritto di “poter sbagliare” rispetto a una condizione di protezione e assistenza e quindi di controllo, che non sempre permette loro di esercitare scelte per la propria vita. Lo sguardo, inoltre, sarà rivolto alle biblioteche, che da 10 anni sono diventate una sorta di ponte tra le famiglie e i vari ambiti di vita dei bambini, grazie agli inbook, i testi in simboli con linee guide specifiche, studiate appositamente dal Centro Studi Inbook di Milano, per agevolare il più possibile gli utenti con fragilità. In questo contesto, non potrà mancare naturalmente la testimonianza delle biblioteche del nostro territorio, che racconteranno di come sono nate le sezioni inbook e di come l’alleanza con la Neuro Psichiatria Infantile di Mirandola sia stata fondamentale nel loro percorso. Infine chiuderà l’evento l’attrice e formatrice di “Nati per Leggere” Alessia Canducci, che attraverso le sue letture inbook, renderà ancora più tangibile come questi testi permettano di passare da un “io” che ha difficoltà nel relazionarsi agli altri, ad un “noi”.