"Con lo spray facevamo solo i buffoni"

La presunta banda di Corinaldo si giustifica così davanti al magistrato che in aula legge le intercettazioni. "Mai spruzzato peperoncino"

Migration

In aula hanno negato di aver usato lo spray a Corinaldo dandosi dei buffoni che per sentirsi grandi parlavano di cose che in realtà non avevano mai fatto. Eppure nelle intercettazioni emerge più volte come "sgassare" fosse routine tra loro tanto che c’era anche ci diceva di usare quello più potente, lo spray dei cani. Nel corso degli interrogatori di giovedì, durante il processo per la banda dello spray di Corinaldo, è emerso anche questo quadro.

Il pm Paolo Gubinelli a più riprese ha letto in aula passaggi di intercettazioni dei dialoghi intercorsi tra i sei ragazzi della Bassa Modenese, accusati di essere la banda che ha provocato i sei morti alla Lanterna Azzurra la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, chiedendo come fosse possibile che tutti erano estranei alla bomboletta.

"A noi ragazzi ci piace parlare anche a vanvera per animare le cose – ha detto Ugo Di Puorto, ritenuto il capo della banda e quello che ha lasciato tracce del suo dna proprio nel tastino dello spray ritrovato in discoteca dopo la strage – giochiamo ad essere grandi davanti agli amici così io ho raccontato qualcosa di diverso ma lo spray non l’ho mai usato".

Raffaele Mormone è arrivato a darsi del buffone quando, dal banco degli imputati, ha giurato di non aver mai usato spray al peperoncino quando faceva furti. Il pm Gubinelli gli ha rinfrescato la memoria ricordando una intercettazione del 2 marzo 2019, dove si comprende che si parla di Corinaldo si sente Mormone che dice "io l’ho dimenticato, non me frega, sgasso e me lo rimetto in tasca, faccio sparire tutto fra, voglio vedere se prendono le impronte in aria". Ma l’imputato ha risposto così: "L’ho detto per fare il buffone con i miei compagni, mai comprato e usato spray, facevo solo il buffone".

Non parla invece di scherzo Souhaib Haddada, anche lui accusato di far parte della banda, quando in una intercettazione avvenuta dentro l’auto di Eros Amoruso (non finito a processo perché morto prima in un incidente stradale) dove è presente anche Mormone i due lo definiscono come uno abituato a spruzzare "lo spray dei cani, quello più potente" come gli ha fatto notare il pm Gubinelli. "Non so perché lo hanno detto – ha risposto Addada - non ho mai usato spray e non frequentavo nemmeno chi lo faceva perché non mi piaceva". L’intercettazione è quella del 3 marzo, è sera.

Amoruso e Mormone parlano con un ragazzo e una ragazza che sono fuori dal veicolo. Il ragazzo sottrae il telefono ad Amoruso che si infastidisce. Mormone interviene così: "Sai se ero in discoteca, già gli spruzzavo diretto. Tu non fare mai una cosa così con un ladro, ti arriva lo spruzzo diretto in faccia".

La ragazza che sta fuori interviene dicendo che lei lo spruzzo negli occhi al peperoncino l’ha preso e Mormone insiste "secondo me non hai preso quello dei cani, Souhaib porta quello dei cani, al 90 per cento potente". E Mormone che si aggancia al discorso dice: "Eh, dei cani fra, lo porta in discoteca lo spruzza dentro lui capito... che m. che siete".

Marina Verdenelli