Confindustria, l’era Orsini. Il neo presidente al timone: "Dialogo con i territori"

L’imprenditore modenese è stato formalmente eletto ieri con il 99,5%. Il governatore Bonaccini: "A questa terra appartengono figure valide".

Il presidente di Confindustria Orsini

Il presidente di Confindustria Orsini

Modena, 24 maggio 2024 – "Un imprenditore capace e innovativo, erede di una famiglia dalla grande tradizione ed espressione del miglior fare impresa dell‘Emilia-Romagna". Con queste parole il presidente Stefano Bonaccini, commenta l‘elezione del modenese Emanuele Orsini alla guida di Confindustria. "Sono particolarmente felice che, oltre a Orsini, la nostra regione sia molto rappresentata nei nuovi organismi di Confindustria: la dimostrazione che a questa terra appartengono figure valide e competenti che hanno contribuito agli ottimi risultati economici raggiunti in questi anni. Mi auguro che il metodo di condivisione e confronto utilizzato in Emilia-Romagna possa essere riproposto anche a livello nazionale, per il bene dell‘intero Paese", conclude Bonaccini.

Emanuele Orsini è stato eletto presidente ieri con il 99,5% di consenso dei votanti. "Mi auguro che Stellantis mantenga la promessa fatta di un milione di auto fatte in Italia", ha detto il neo presidente subito dopo essere stato eletto. "I finanziamenti governativi ad auto che vengono fuori dall’Europa non lo trovo corretto".

Congratulazioni a Emanuele Orsini sono arrivate anche da Matteo Richetti di Aazione che ha aggiunto: "E’ un imprenditore modenese di grande valore che ha saputo compattare l’intero sistema produttivo italiano".

"Tre parole chiave: dialogo, identità e unità – ha esordito ieri Orsini – Dialogo perché noi abbiamo bisogno che Confindustria sia vicina ai territori. Per quanto riguarda l’identità, che sarà una sfida enorme, significa riuscire a fare sentire parte di un progetto anche l’ultimo associato, questa sarà una delle sfide più importanti. L’unità era un’esigenza dopo una campagna elettorale un pò accesa noi abbiamo. Oggi sono molto contento perchè il voto ha dimostrato che il nostro sistema si sia riuscito a ricompattare". In conferenza stampa, il nuovo numero uno di viale dell’Astronomia, ha parlato di diversi temi, tra questi, Europa, energia, lavoro, industria. "Sul tema dell’Europa bisogna avere le idee chiare sulla politica industriale europea, serve una cultura non anti-industriale, dobbiamo smetterla con gli atteggiamenti ideologici e ci auguriamo che la nuova Commissione europea metta al centro l’industria. Noi abbiamo bisogno che ripartano gli investimenti. Oggi sono bloccati perché Industria 4.0 è arrivata alla fine, perché il costo del denaro è alto. Noi aspettiamo Industria 5.0 da dicembre 2023, se c’è la volontà di farla serve un segnale subito perché è legata al Pnrr e quindi scade. Abbiamo bisogno di misure che abbiano una visione almeno a 5 anni". Per Orsini, poi, l’energia sarà al centro del dibattito, "è un tema di sicurezza nazionale perché serve ovviamente incrementare l’indipendenza energetica, abbiamo capito che non possiamo farlo solo con le fonti rinnovabili, abbiamo bisogno di un mix energetico e per questo abbiamo bisogno di essere competitivi".