Corinaldo, nuove perquisizioni nel Compro oro

SONO scattate nuove perquisizioni dei carabinieri in alcuni locali (casa e negozio) nella disponibilità di Andrea Balugani, titolare del compro oro ‘Il castello’ e in carcere da sabato con le accuse di associazione a delinquere e ricettazione. Il commerciante, difeso dall’avvocato Federico Brausi, è ritenuto il ricettatore di fiducia della ‘banda dello spray’ che, secondo le indagini coordinate dalla procura di Ancona, causò la strage della notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 al ‘Lanterna Azzurra Clubbing’ di Corinaldo, dove persero la vita 5 adolescenti e una mamma.

Le perquisizioni avrebbero riguardato anche altri ‘soggetti’ e presunti ricettatori della banda di giovani rapinatori. Per quanto riguarda il ruolo di Balugani, la difesa fa sapere di essere in attesa della fissazione dell’interrogatorio davanti ai pm di Ancona. In quel momento l’indagato racconterà la propria versione dei fatti. Inoltre il legale sottolinea come i gioielli sequestrati giovedì notte sarebbero stati nella disponibilità del commerciante da anni e non sarebbero legati per questo all’indagine. Non tutte le figure che ruotavano attorno ai sei ragazzi arrestati sarebbero state ‘complici’. Emerge infatti dalle indagini come un 55enne di Castelfranco sia stato letteralmente torturato (picchiato con mazze da baseball o bruciato con mozziconi) affinchè si piegasse alla volontà dei malviventi.

L’uomo veniva costretto sotto minaccia e violenze a fare da autista ai ragazzi e ‘usato’ per eludere i controlli – essendo molto più grande dei componenti della banda – ma anche per piazzare i gioielli. L’uomo ha provato ad allontanarsi ma è stato brutalmente pestato. Per questo motivo lo scorso anno, temendo ritorsioni, è fuggito all’estero.

v.r.