Corsa al bonus, negozi di bici presi d’assalto

I titolari: "La possibilità di ottenere il rimborso ha convinto tanti modenesi. "Ma sulle procedure serve maggiore chiarezza"

Migration

"Ma dove vai, bellezza in bicicletta": chissà se Silvana Pampanini e il regista Carlo Campogalliani si sarebbero mai immaginati di girare un film con una mascherina sulla faccia mentre si pedalava da Roma a Milano in cerca di fortuna. Una cosa è certa: il coronavirus ci ha fatto riscoprire l’aria pulita che si respira nelle città prive di auto. Devono averlo pensato anche al ministero dell’Ambiente, visto che si è deciso di mettere a disposizione un rimborso del 60% per l’acquisto di una bicicletta, elettrica o no, usata o nuova, con un contributo massimo di 500 euro. Abbiamo chiesto ai negozianti se la novità ha destato interesse. La risposta? "Decisamente sì". Nei giorni scorsi, raccontano, i modenesi hanno preso letteralmente d’assalto i rivenditori della città: "Abbiamo aperto il 4 maggio solo per le riparazioni e il 7, giorno di apertura al pubblico per le vendite, abbiamo avuto gente in fila per tutto il giorno. Abbiamo fatto orari mai visti da quando siamo aperti". Sono le parole di Ermes Masini della CB Motor Cycles di via Jugoslavia. "C’è grande interesse da parte delle persone che, grazie a questi incentivi, sono più invogliate ad acquistare un mezzo a due ruote. Siamo costretti a spiegare ai clienti come dovranno chiedere il rimborso. Non è semplicissimo, con le persone più anziane, spiegare che i 120 milioni che lo Stato ha messo a disposizione per questi incentivi ci sono già. Rimangono un po’ diffidenti ma siamo certi che la procedura sarà semplificata al massimo". Molti sono preoccupati anche per i furti che, in città, aumentano ogni anno: "E’ un problema enorme, che ha bloccato a lungo le vendite. Le persone non venivano a comprare più biciclette perché in continuazione si venive a sapere di furti nei garage. Bisognerebbe fare qualcosa per risolvere questo problema".

Anche Sara Bonacorsi del negozio Cicly center Modena è molto contenta di come stanno andando le vendite in negozio. "I cittadini modenesi hanno recepito molto bene le linee guida del Governo. Ci sono famiglie intere che si presentano per acquistare bici da uomo, da donna e anche e-bike che sono le biciclette con pedalata assistita". I prezzi in quasi tutti i negozi, vanno dai 200 euro per una bicicletta a pedali ‘vecchio stampo’ ai tre, quattro e addirittura cinquemila euro per una elettrica. "Nel nostro negozio stiamo vendendo molte e-bike versione city ma anche tante biciclette muscolari. Purtroppo non c’è molta chiarezza, tra i clienti, sul meccanismo per l’acquisto e il rimborso di un mezzo, per cui dobbiamo spiegare noi come funziona e cosa devono fare. Cerchiamo di portare più chiarezza possibile nonostante le difficoltà". Più pragmatico Marco Bindini di Sportissimo "Gli incentivi hanno preso abbastanza corpo, specialmente negli ultimi 15 giorni, ma non c’è chiarezza sulle procedure per ottenere i soldi dal Governo. Nel primo decreto si parlava di scontrino fiscale o fattura, ora si parla di fattura. Per cui ci troveremo le persone che torneranno in negozio per rifare tutta la procedura di storno e di emissione della fattura", chiude.