Corti consigliere del Ministro sui territori della montagna

Nominato da Calderoli come collaboratore "È per me un grande onore . Lavoriamo a un legge ad hoc".

Corti consigliere del Ministro  sui territori della montagna

Corti consigliere del Ministro sui territori della montagna

La montagna modenese ha il suo "santo in paradiso". Questa potrebbe risultare la recente nomina dell’ex senatore Lega Stefano Corti. L’ex parlamentare, infatti, sebbene uscito sconfitto nelle ultime elezioni politiche del settembre 2022, neanche un mese dopo, il 22 ottobre, si è ritrovato ad essere scelto tra i venti più stretti collaboratori del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. Di questa decisione si appreso solo recentemente con la pubblicazione della relativa determina a fine marzo sul sito del governo. A lui il delicato compito di essere "consigliere per i territori a vocazione montana". Carpigiano di nascita e studi a Milano, classe 1975 fin da giovanissimo ha aderito al "Carroccio", divenendone uno dei giovani di punta. Corti da anni risiede a Montefiorino, dove gestisce una attività imprenditoriale. "È per me un grande onore – ha commentato Corti – essere stato scelto come consigliere del ministro Calderoli, un incarico che mi vede impegnato con una delega ai territori a vocazione montana. Il tema peraltro rientra appieno tra le mie competenze, avendo io svolto nella precedente legislatura un lavoro parlamentare fortemente impegnato in favore della nostra montagna modenese e di tutte le realtà alpine ed appenniniche che versano in gravi situazioni di criticità economica, sociale, sanitaria ed infrastrutturale". Da Roma potrà continuare ad agire da un osservatorio privilegiato per salvaguardare gli intessi delle comunità montane. "Il Dipartimento Affari Regionali e Autonomie – spiega Corti – tra i suoi diversi compiti e funzioni, ha anche quella di gestire un apposito fondo destinato agli enti locali per promuovere le realtà montane attraverso incentivi fiscali per le imprese e i cittadini, rendendo così più sostenibile il vivere e lavorare nelle aree più disagiate. Il contrasto allo spopolamento della montagna, la difesa dei presidi sanitari e scolastici sono gli obiettivi che ci siamo prefissati e che con grande passione porterò avanti. Peraltro, con lo stesso ministro Calderoli ed i funzionari stiamo lavorando ad una legge sulla montagna che va in questa direzione. Per la Lega modenese si tratta di un importante riconoscimento istituzionale che conferma radicamento nel territorio. Per questo incarico percepirà 21.600 euro l’anno.

a.g.