Così salvammo quel ragazzo inseguito dai soldati

Mi ricordo, ’A m’arcòrd’, ma l’ha già fatto Fellini e il suo ricordo più o meno è uguale al mio. Per questo il film mi è piaciuto tanto, mi sono ritrovato e divertito perché ho vissuto momenti che avevo già vissuto. A m’arcòrd, ormai ho tanti anni che posso farlo. Ma poi cado nel banale e dico sempre le stesse cose, ma ci sono ancora cose che non ho mai detto. Come quella volta… c’era la guerra ed erano momenti bui, ma che noi bambini riuscivamo a cancellare con le battaglie, con i giochi, le lotte. Una volta eravamo di fianco al canale, in fondo a viale della Pace, dove mio padre aveva fatto costruire un ponte di legno per raggiungere Modena, ’A vag a Modna!’, attraverso la careggiata che sarebbe poi diventata via Guicciardini, perché allora via Guarino Guarini si interrompeva prima di raggiungere la nostra strada e l’unica via per il centro era la Giardini. Eravamo lì, di fianco al canale, avevamo scavato una buca nella proda per nasconderci per le nostre battaglie con le bande rivali, quando avevamo sentito degli spari. Ci eravamo bloccati, spaventati e un ragazzo correva verso di noi col terrore sulla faccia. In fondo, all’angolo di via Lana, al di la del ponticello di ferro si sentiva ancora sparare ma ancora non si vedeva nessuno e allora come un raptus l’avevamo nascosto nel buco della proda che avevamo appena fatto e l’avevamo coperto di frasche. Dopo un po’ erano arrivati due ragazzi in divisa nera e cercavano, si guardavano attorno, facevano delle urla, ci domandavano dov’era scappato e noi rispondevamo ’ma chi?’ e loro ci minacciavano, ma io ne conoscevo uno perché suo fratello più piccolo era a scuola con me e allora scherzavo con lui: ’dai fammi vedere la rivoltella’ gli dicevo. Alla fine erano andati via e anche noi, ma la sera eravamo tornati a vedere e il buco era vuoto e noi eravamo contenti, ma, dito sulla bocca, non ne avevamo parlato a nessuno. Mai! Mai fino ad oggi e non so neanche se sia tutto vero o soltanto un sogno, ma dopo tanto tempo che importanza ha? Importante è il ricordo, caro come un sogno.

Beppe Zagaglia