"Crediamo che quanto accaduto in centro storico ma anche in periferia possa essere in parte riconducibile al fenomeno della microcriminalità che nella nostra città si protrae da tempo e sta creando un crescente allarme sociale". E’ netta Confesercenti Area Modena vista la situazione "che si è aggravata negli ultimi mesi" e che vede nel mirino "molte attività commerciali". "Attualmente l’amministrazione comunale – continua Confesercenti – cerca di essere presente sul territorio con agenti di polizia locale in borghese: è una scelta che apprezziamo perché consente di intervenire non solo in maniera repressiva, ma soprattutto preventiva. Le forze dell’ordine stanno facendo il massimo, ma è evidente che sia necessario incrementare il numero di agenti e di mezzi per offrire un maggiore contrasto alla microcriminalità. Le attività commerciali, già schiacciate dal peso del caro bollette, devono poter lavorare in sicurezza senza la paura di furti o rapine. Auspichiamo un maggiore controllo e un presidio costante del centro storico e delle altre zone urbane per tutelare le attività e i locali modenesi, da troppo tempo in grave difficoltà", conclude Confesercenti Area Modena.
"A Modena non si gira solo il film su Enzo Ferrari – rincara la dose Enrico Aimi di Forza Italia – sul set della città (e non solo alla Pomposa) è sempre ’buona la prima’ nella diretta sul crimine, prevalentemente d’impostazione che sta devastando commercianti, baristi, ristoratori è gente per bene".
"Non è possibile che questi gravi episodi distruggano la serenità e la tranquillità di onesti cittadini che hanno paura anche solo a camminare per strada e ad abbassare la serranda del negozio la sera, per timore di essere sorpresi dal rapinatore di turno o di dover fare lo slalom tra gli spacciatori per raggiungere la propria automobile – continua Aimi – Un ’Ciak si gira’ continuo, fatto di spaccio di sostanze stupefacenti, atti vandalici, furti, bullismo verso ragazzini e anziani. Spesso gli autori di questi crimini sono giovanissimi o immigrati senza permesso di soggiorno, che trovano nell’illegalità la fonte del loro guadagno. Accogliamo chi fugge da una guerra ma chi scappa verso l’Italia perché è un Bengodi anche d’impunità, può tornare da dove è venuto e se in aggiunta è anche un delinquente, va rimpatriato coattivamente".
"Un minore – dice Aimi – costa alla comunità più 100 euro al giorno, oltre a spese sanitarie e tanto altro: mi pare che stiamo esagerando. Le sinistre non vogliono ammettere il fallimento delle loro politiche buoniste. Da tempi lontani chiedo severità. Nello specifico, a Modena, prima che ci scappi il morto, occorre un attività seria di contrasto e prevenzione: molti minori stranieri girano armati di coltello: si proceda con perquisizioni, punizioni ed espulsioni. Infine, se nella prossima legislatura passerà il mio progetto di modifica della legge sulla droga per tornare a rendere obbligatorio l’arresto anche per lo “spaccio al minuto”, tutte le città italiane sarebbero ripulite da una feccia di cui non abbiamo alcuna necessità. Bisogna incominciare a dirlo".