REDAZIONE MODENA

Crolla controsoffitto nell’hotel dei profughi Soccorsi due ragazzi, stanze inagibili

San Possidonio, brusco risveglio ieri mattina per i rifugiati: i giovani afghani colpiti dal pannello medicati al pronto soccorso. Il cedimento sarebbe stato provocato da un’infiltrazione d’acqua, alcuni ospiti sono stati trasferiti al piano superiore

L’interno dell’hotel Concordia a San Possidonio

di Alberto Greco

Due notizie, una cattiva ed una buona, hanno segnato la seconda giornata dei profughi afghani ospitati all’Hotel Concordia di San Possidonio. La cattiva è stato il brusco risveglio, interrotto dal fragore del crollo di una parte del controsoffitto del corridoio che si trova sul lato sudest del primo piano della struttura. L’accaduto per qualche ora ha fatto anche temere che non fosse finita l’odissea di queste persone che, fuggite da probabili persecuzioni per ritrovare la libertà e costrette a completare un obbligatorio periodo di quarantena previsto per chi proviene dall’estero, hanno rischiato di vedersi nuovamente trasferite.

La notizia buona ha, invece, decisamente il sapore di favola come riferiamo in altro articolo. Erano da poco trascorse le 9 e all’Hotel Concordia erano in corso da parte dei medici del distretto sanitario di Mirandola accertamenti sanitari sugli ospiti, quando una parte del controsoffitto si è abbattuto sul pavimento riempiendo l’ambiente di polvere e calcinacci e odore acre. In quel momento nel corridoio si trovavano in attesa due giovani, nati nel 2002, entrambi già diciannovenni, che sono stati accompagnati in via precauzionale al Pronto soccorso dell’ospedale di Mirandola per effettuare gli accertamenti del caso. Hanno riportato – secondo il referto emesso qualche ora più tardi – solo un lieve trauma cranico, che comunque non ha richiesto ricovero o giorni di prognosi. Entrambi, infatti, sono stati dimessi già nella mattinata potendosi ricongiungere ai connazionali. Decisamente più complessa, invece, la procedura di accertamento di quanto successo.

Sul posto sono giunti i Vigili del fuoco di San Felice, i carabinieri di Concordia e S. Prospero, oltre alle autorità sanitarie dell’azienda Usl, la dottoressa Imma Cacciapuoti della direzione generale, e poi anche il direttore del distretto sanitario di Mirandola, dottor Angelo Vezzosi, il personale della Protezione civile ed il sindaco di San Possidonio, Carlo Casari, che era stato lì in visita di prima mattina alle 7,30, ma che è stato richiamato suo posto non appena se ne era andato, rassicurato circa le condizioni dei profughi risultati, fortunatamente, tutti negativi al tampone. Sul posto sono stati chiamati anche dirigenti e personale tecnico di Cpl Concordia, proprietaria dell’immobile, che hanno effettuato un intervento manutentivo sul sospetto punto di origine che ha determinato l’improvviso crollo. Parrebbe secondo quanto si è potuto apprendere tra il fitto muro alzato intorno all’accaduto, poiché c’è una indagine in corso che dovrà tener conto di quanto avranno accertato i Vigili del fuoco ed il loro esperto, che la causa sia stata una perdita d’acqua nella stanza numero 204, che si trova al piano superiore in corrispondenza della parte di controsoffitto che ha ceduto. Questa, infiltrandosi ha provocato una pesante umidificazione del controsoffitto determinandone l’appesantimento ed il cedimento. La perdita è stata posta sotto controllo, ma ora Cpl Concordia dovrà proseguire l’indagine al fine di garantire a pieno e senza indugio la sicurezza della struttura e delle persone all’interno. Su disposizione dei vigili del fuoco la zona del crollo, che occupa una porzione di circa dieci metri di corridoio, è stata resa inagibile, mentre l’unica stanza occupata che si trova nelle adiacenze è stata evacuata. I due occupanti, cui era stata assegnata, sono stati trasferiti pertanto al piano superiore.