Da Ascari a Richetti, ecco i sette eletti modenesi

Un ’settebello’ pronto – è l’auspicio di tutto il territorio – a portare nei palazzi del potere le istanze locali. Ha preso forma, nella giornata di ieri, il gruppo di ’nuovi’ parlamentari modenesi. Sono tre per il centrosinistra (Stefano Vaccari, Vincenza Rando e Maria Cecilia Guerra), due per il centrodestra (Michele Barcaiuolo e Daniela Dondi), Matteo Richetti di Azione e Stefania Ascari del Movimento 5 Stelle. Per molti di loro – Vaccari, Guerra, Richetti, Ascari – si tratta di conferme. Barcaiuolo e Dondi, insieme a Rando, rappresentano le novità. Andiamo con ordine. Partiamo dal centrosinistra. Vaccari, già sindaco di Nonantola e assessore provinciale, attualmente responsabile dell’organizzazione nel Pd nazionale, passa dal Senato alla Camera. La Rando, punto di riferimento di Libera contro le mafie, vola a Roma forte della vittoria nel collegio uninominale contro Enrico Aimi, storico esponente del centrodestra modenese e grande escluso di questa tornata. La Guerra, esperta di economia e già sottosegretaria, è stata eletta in Piemonte.

Centrodestra: Daniela Dondi (Fratelli d’Italia), che è stata presidente dell’ordine degli avvocati modenesi, ha battuto il sindacalista dei Verdi-Sinistra Soumahoro all’uninominale, vero ribaltone. Con lei va a Roma Michele Barcaiuolo, anima dei meloniani sul territorio e coordinatore regionale Fd’I, eletto al plurinominale. Oltre al già citato Aimi (Forza Italia), tra gli esclusi anche Stefano Corti, della Lega, che saluta il Senato. Non fallisce nemmeno stavolta l’obiettivo rielezione Matteo Richetti, che inizia il ’terzo giro’ romano: dopo Montecitorio e Palazzo Madama, il presidente di Azione è stato rieletto alla Camera. Tra i 5 Stelle, potrà continuare la sua esperienza da deputata Stefania Ascari, avvocato, che è stata eletta nel collegio plurinominale. Da segnalare, infine, l’ingresso in Parlamento – anche se non dalla porta ’modenese’ – di Aboubakar Soumahoro. L’esponente di punta dei verdi, che qui ha perso la sfida con la Dondi, è stato eletto in tre diversi collegi plurinominali (Milano, Bologna e Bari).

d. m.