Dal talent al Michelangelo: la stella è Conti

Dopo gli ottimi risultati ottenuti su Sky, il musicista sarà domani sul palco del teatro. "Un concerto con i miei amici di sempre"

Migration

di Doriano Rabotti

Da Modena a Italia’s Got Talent e ritorno, ma al rientro è tutto diverso: perché Alberto Conti, diciottenne cantante promosso a pieni voti dai giurati dello show di Sky con quattro sì e la lode di Elio, ora inizia il suo vero percorso artistico. Alcune date sono già alle spalle, una partecipazione è diventata virale (ne parleremo dopo), ma l’appuntamento al teatro Michelangelo per domani alle 21 è qualcosa di diverso. Per lui e per la sua band, composta da giovanissimi modenesi di cui sentiremo parlare ancora, età media 19 anni.

"Siamo tutti amici, con me ci saranno Dario Pioppi al basso, è mio cugino, suonavamo insieme già da piccoli – racconta Alberto –; alla batteria c’è Tommaso Maselli, ci siamo conosciuti alla scuola di musica Alessandro Po, poi siamo stati insieme alle medie Lanfranco e ora al liceo musicale Sigonio. Dove l’anno scorso si è diplomato Filippo Trenti, che suonerà sax e tastiere".

Alberto è il front-man di un vero lavoro di gruppo, ed è bello che non dimentichi chi ne ha accompagnato la crescita fino alla ribalta televisiva, dai maestri di chitarra Cesare Vincenti e Luca Perciballi a Beppe Cavani. Che ne ha trasformato la voce e che duetterà con Conti sul palco del Michelangelo in tre suoi pezzi: ’Facciamo dei danni’, ’Quando sono con te’ che Cavani ha scritto per Gianni Morandi e ’All night long’ di Lionel Richie. Saranno inseriti su una scaletta di un paio d’ore che spazia dai Pink Floyd ad Eric Clapton, dai Dire Straits a Ivan Graziani a Zucchero. E ci sarà anche ’Iron Sky’ di Paolo Nutini, che Conti ha eseguito sul palco di Italia’s got talent, stregando i giudici: "È stata un’esperienza televisiva magnifica, molto emozionante, c’era anche la mia ragazza Francesca, che fa il Tassoni. Il mio manager Riccardo Benini, dopo avermi ospitato al suo Festival della comicità, mi propose di provare col talent e aveva ragione. Peccato perché, per regolamento, non potevamo avere alcun contatto con i giudici né prima, né dopo l’esibizione. Ma l’apprezzamento di Elio per il modo in cui ho suonato e la domanda di Mara Maionchi, che voleva sapere se sto scrivendo pezzi miei, mi hanno fatto molto piacere".

Per la cronaca, i pezzi ci sono, in lavorazione. Ora inizia il percorso artistico in mare aperto, intanto le prime esperienze stanno andando benissimo anche sul web, dove da qualche giorno gira un video in cui Conti canta la ’Fola dal Magalas’ dei Modena City Ramblers. È il saggio del Sigonio che si è tenuto il 20 aprile al teatro comunale Pavarotti, con l’orchestra della scuola diretta da Mariano Vuono. "Emidio Alfano è il mio insegnante di chitarra, Luigi Verrini ha preparato la sezione chitarre dell’orchestra", conclude Alberto. Confermando di sentire alle spalle la spinta di una band molto più numerosa.