
Il tecnico Giuliani ha indovinato i cambi giusti per vincere il match
DE CECCO 7,5: Una lucidità spietata quella del regista argentino, che per una serata intuisce lo stato di grazia di tutti i suoi schiacciatori di palla alta e sacrifica un po’ di più alla fatica i centrali, servendo Gutierrez con precisione da orafo con palla perfetta, innescando Davyskiba o Buchegger sul resto. Poi sul match irrompe Ikhbayri e l’argentino torna a ragionare semplice: palla dietro finché la grazia dura. Il libico lo ripaga.
BUCHEGGER 6,5: L’efficienza d’attacco finale è bassa, è vero, come sempre mancano gli acuti a muro, è vero. I sei ace però indirizzano tanto il primo che il secondo set, imprimendo una velocità alle fughe di Modena che è una prima volta in stagione. In panchina ci finisce un po’ a sorpresa ma, a conti fatti, a ragion veduta.
DAVYSKIBA 7,5: Tra tutti è quello che si fa notare bene, perché De Cecco e le battute avversarie lo costringono al lavoro sporco, a remare da dietro, ad attaccare tutto quello che è sporco. Senza di lui però, colonna portante del gioco, i tre punti non arriverebbero mai. È il giocatore che garantisce il sistema, questo Giuliani lo sa bene.
GUTIERREZ 8: Mezzo voto in più rispetto a Davyskiba per la crescita: butta via soltanto un fischione sparato sui led pubblicitari, per il resto non c’è una scelta che sia sbagliata, una ricezione fuori posto, un muro impreciso. Se ne andrà, anche lui, dopo essere cresciuto tanto. Non nei capelli, lasciati sul pavimento dopo tre anni senza tagli.
SANGUINETTI 6: Pesano i tre errori e la partita in costante litigio con battuta e muro, ma se finisce in panchina col 70% alla fine va bene così.
ANZANI 7: Una partita di lotta più che di governo si trasforma in un’apoteosi quando decide di giocarsi il carico da undici ricordandosi perché è Simone Anzani: per il muro.
FEDERICI 7: I numeri non premiano l’ennesima prestazione di altissimo livello da quando è stato ceduto. Un paio di difese mostruose, forse anche più di un paio.
IKHBAYRI 8: Entra e in 20 minuti mette a segno 8 punti attaccando con l’83%, mettendo a segno due muri decisivi, chiudendo il match con l’ace. Se poteva fare qualcosa di più, vi preghiamo, diteci che cosa.
MATI 7: Dalla battuta imprime l’accelerata decisiva per riagguantare subito la Lube.
ALL. GIULIANI 8: Gli occhi erano diversi sul campo, il carattere pure, la lucidità dei suoi mai vista con questa continuità. Eppure la Valsa Group stava perdendo di nuovo il filo del discorso, disunendosi dopo il set perso. È la sua intuizione impossibile, quella di mettere dentro Mati e Ikhbayri senza che Sanguinetti e Buchegger avessero meritato la panchina, a girare il quarto set e, alla fine, la partita.
a.t.