Dimmi chi sei e ti dirò quale vacanza fare

Non avevo mai fatto caso a quanto l’estate, più di ogni altra stagione, fomenti il confronto dialettico fra le persone. Sarà che è il periodo delle vacanze più o meno per tutti, delle lunghe serate passate in compagnia, delle temperature estreme… ma mai come in estate capita di confrontarsi su posizioni opposte. C’è chi vive costantemente nell’aria condizionata, a temperature pressoché autunnali, e chi sta bene dai 30 gradi in su, e gode nell’esibire il proprio benessere di fronte a colleghi boccheggianti. C’è chi "io il mare tutta la vita, sono un pesce, lo amo anche di inverno", e chi si stabilirebbe in montagna anche in quei periodi dell’anno in cui al limite incontri un orso che attraversa la strada. Ci sono quelli dei gruppi numerosi, spesso diverse famiglie con bambini, che solo per ordinare la pizza passa un’ora, e quelli che viaggiano da soli, che non sia mai che proprio in vacanza qualcuno interferisca sui loro spazi, tempi, ritmi, programmi e organizzazione della giornata. Colazione a mezzogiorno compresa. Ci sono quelli del camper o della tenda, del contatto con la natura, della mancanza di comfort come scelta spirituale, delle 10 tappe in 20 giorni, al limite della tenuta fisica, e ci sono quelli del resort minimo 4 stelle, del buffet di benvenuto in camera, del concièrge h24, del centro benessere, dell’aperitivo sorseggiato immersi nella piscina riscaldata e della camera super accessoriata. Un contrasto, quest’ultimo, che sfocia spesso nella discussione fra "con quel che spendi tu in 3 giorni alle terme io ci faccio 10 giorni in Grecia" e "ma chi ci vuole andare 10 giorni in Grecia?". Il mondo è bello perché è vario, si dice sempre. Tu fatti la tua vacanza che io mi faccio la mia. Quale delle due? Garçon!

Francesca

Abbati Marescotti