Dispetti ai genitori per soldi. Si filma mentre sfascia casa

Il giudice ha chiesto per il 40enne una condanna a cinque anni e quattro mesi

Dispetti ai genitori per soldi. Si filma mentre sfascia casa

Dispetti ai genitori per soldi. Si filma mentre sfascia casa

Maltrattamenti nei confronti degli anziani genitori, ma anche un episodio di estorsione ed uno di tentata estorsione nei confronti della sorella: reati aggravati dall’utilizzo di un’arma. Sono queste le pesanti accuse ‘piombate’ su un 40enne modenese, con un passato di tossicodipendenza e oggi sottoposto al divieto di dimora nella nostra regione. Ieri per l’imputato il giudice ha chiesto una pena di cinque anni e quattro mesi di carcere: una pena alta considerando lo sconto di un terzo legato alla scelta del rito abbreviato.

Secondo le accuse il 40enne avrebbe maltrattato i genitori dal 2018 e fino all’estate dello scorso anno quando, per convincerli a dargli del denaro, si è ripreso con il telefonino mentre distruggeva la casa, mobili, vestiti e suppellettili vari con un grosso coltello da caccia.

I genitori del 40enne, terrorizzati, avevano denunciato anche il fatto che l’imputato, ascoltando musica a tutto volume o facendo rumore di proposito, escogitasse di tutto per non farli dormire la notte. Quattro i capi di imputazione, essendo contestato anche l’utilizzo del coltello. Si tratta di reati sicuramente gravi ma la difesa ha fatto presente come l’imputato avesse chiesto il denaro ai familiari prima dell’episodio contestato, ovvero quello avvenuto ad agosto dello scorso anno in cui il 40enne si riprende mentre distrugge la casa con la grossa lama. A seguito dei violenti litigi spesso i coniugi avevano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Minacce, dispetti – secondo la difesa – volti ad ottenere denaro per l’acquisto della droga ma mai violenza.

"Il caso è particolare poiché non vi è stata violenza fisica – spiega l’avvocato dell’uomo, Giulia Giusti – il mio assistito ha minacciato sicuramente in maniera violenta i genitori ma non ha alzato le mani in nessuna occasione. La violenza verbale non è mai sfociata in aggressione. Nell’ultimo episodio ha iniziato a sfasciare i mobili con un coltello, è vero, ma nessuno era presente in casa. Per i maltrattamenti ho chiesto l’assoluzione perchè il fatto non sussiste e che venisse riqualificato il reato di estorsione in tentata estorsione". L’uomo è stato in carcere cinque mesi ed ora ha l’obbligo di dimora in un’altra regione. Ieri l’imputato ha reso spontanee dichiarazioni, parlando del suo passato di tossicodipendenza. Faceva l’animatore, quando se ne andava in altre località – ha spiegato in auto – si ‘ripuliva’ ma al ritorno a Modena – ha detto – ricadeva nella dipendenza della droga. "Mi sono sempre sentito trattare come tossico e non come un figlio e basta" ha spiegato al giudice, chiedendo scusa per l’episodio dello scorso agosto, quando ha distrutto l’abitazione appunto, spiegando di essere consapevole di aver esagerato.

La sentenza è attesa per il prossimo 8 maggio. Ieri la pubblica accusa ha chiesto cinque anni e quattro mesi di carcere.

Valentina Reggiani