Coronavirus, Modena sperimenta il distanziometro intelligente

Prende il via da due uffici comunali la sperimentazione del progetto ’Inter Homines’ messo a punto da Rita Cucchiara di Unimore

Rita Cucchiara, direttrice del Laboratorio nazionale di intelligenza artificiale

Rita Cucchiara, direttrice del Laboratorio nazionale di intelligenza artificiale

Modena, 15 maggio 2020 - Prenderà il via all’Urp di piazza Grande e all’anagrafe di via Santi, due uffici del Comune che riaprono al pubblico nel corso della prossima settimana, la sperimentazione di un sistema intelligente che consente di analizzare in tempo reale le distanze tra le persone presenti in sala.

Il progetto denominato ’Inter-Homines’, messo a punto dall’Università di Modena e Reggio Emilia e in particolare da Rita Cucchiara, direttrice del Laboratorio nazionale di intelligenza artificiale, assieme a un team di professori e ricercatori, viene testato in questi giorni nei locali di piazza Grande dove ci si prepara alla riapertura predisponendo le misure per consentire l’accesso in sicurezza sia per il pubblico che per gli operatori.

Gli ingressi saranno pertanto regolati in rapporto alla dimensione degli spazi, così come lo saranno le distanze dagli sportelli e delle persone in coda, l’uso della mascherina sarà obbligatorio come negli altri luoghi pubblici chiusi e saranno presenti dispositivi per l’igienizzazione delle mani. Tra i provvedimenti aggiuntivi allo studio, tra i quali la presenza di termoscanner per rilevare la temperatura del delle persone e il potenziamento dei servizi on line, si inserisce anche il sistema firmato da Unimore. «L’innovativo sistema che sfrutta l’Intelligenza artificiale per analizzare le immagini e verificare geometricamente che le persone non superino le distanze interpersonali – afferma l’assessore alla Smart City Ludovica Carla Ferrari - si inserisce nel complesso delle azioni che stiamo disponendo per contrastare la diffusione del Covid-19, non solo quelle previste dalla legge, ma anche aggiuntive introdotte dall’amministrazione comunale".

Il nuovo sistema consente di monitorare in tempo reale le aree dove le persone sono libere di muoversi per verificare se si creano situazioni di rischio; se questo accade immediatamente una voce richiama al rispetto delle distanze interpersonali previste. «Ancora una dimostrazione di come il lavoro teorico in reti neurali profonde e in visione artificiale possa concretizzarsi in prodotti concreti – afferma Rita Cucchiara che coordina il progetto – Inter-homines: monitoraggio continuo per il calcolo del livello dinamico di rischio di contagio è il prodotto di una ricerca pluriennale di Aimagelab sul monitoraggio di persone in sistemi artificiali basati su telecamere. Due gli aspetti particolarmente innovativi: il software è stato realizzato in Italia già prima della diffusione del Covid-19, con concetti privacy-by-design; in secondo luogo, la mappa di rischio che viene realizzata segu e i parametri decisi dagli epidemiologi o dalle leggi vigenti per calcolare il rischio.

Abbiamo sperimentato parti del lavoro – continua Cucchiara – anche in progetti di interazione uomo macchina con aziende del territorio, ma ora vogliamo impiegarlo per la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori. Il software nasce dai laboratori italiani, sfrutta il risultato di una ricerca totalmente italiana di una rete neurale artificiale generativa che ricostruisce la presenza di persone e la terza dimensione da una singola immagine".