Dolore per la morte di Rosalinda Candeliere: "Persona straordinaria"

Rosalinda Candeliere, impiegata e cantante appassionata, è deceduta all'Hospice Madonna dell’Uliveto ad Albinea dopo una battaglia solitaria contro la malattia. Il marito, fumettista, le dedica commosso un ricordo. Funerali domani a Correggio.

Dolore per la morte di Rosalinda Candeliere: "Persona straordinaria"

Dolore per la morte di Rosalinda Candeliere: "Persona straordinaria"

Ha affrontato la malattia con forza, scegliendo di combattere in solitudine questa battaglia, forse per non essere di "disturbo" agli altri. Negli ultimi tempi, quando la situazione si è manifestata in modo chiaro, anche i parenti hanno compreso la realtà. E non le hanno fatto mancare la loro presenza. Rosalinda Candeliere è deceduta ieri all’Hospice Madonna dell’Uliveto ad Albinea, dove era stata assistita nelle ultime settimane. Aveva 49 anni e abitava a Correggio. Aveva lavorato come impiegata in un’azienda del settore biomedicale di Carpi. Rosalinda era appassionata di musica, dilettandosi come cantante di pianobar e partecipando anche a concorsi, spesso con successo. Amava le "grandi voci" femminili come Whitney Houston o Gloria Gaynor. Il marito, Pasquale "Pax" Serra, è noto a Correggio, come fumettista e disegnatore. Alla moglie ha dedicato un ricordo: "Dietro la mia arte c’è sempre stata una donna, che fin da subito mi ha spronato e ha fatto sì che questo mio sogno si realizzasse. Si chiama Rosalinda. Per circa tre anni ha portato dentro di sé un enorme macigno, una malattia che non ha voluto condividere con nessuno. Abbiamo trascorso gli ultimi giorni guardandoci, ascoltando musica e stringendoci le mano. Ora vorrei esprimere dei ringraziamenti: a tutte le persone che ci sono state vicine, le sorelle Elisabetta e Antonella, le nostre famiglie. Ma in particolare la dottoressa Betty Balli, che ha reso questo percorso meno doloroso. E poi l’Hospice Casa Madonna dell’Uliveto". I funerali domani alle 14,30 dall’obitorio dell’ospedale di Correggio per la basilica di San Quirino.

Antonio Lecci