Scippi e aggressioni, boom dei corsi femminili di autodifesa

Le lezioni vanno dalla psicologia all’insegnamento delle arti marziali

Le lezioni vertono sulle principali tecniche di difesa personale

Le lezioni vertono sulle principali tecniche di difesa personale

Modena, 11 aprile 2017 - TERRORIZZATE da scippi, rapine, aggressioni a sfondo sessuale? Sempre più donne vogliono dire basta alla paura. E imparano a difendersi. In città è un vero e proprio boom di corsi.

«Sono oltre ottanta le modenesi che da dicembre a oggi hanno seguito le nostre lezioni - rivela Liuba Del Carlo, direttrice della Scuola interregionale di polizia locale -. E tra poche settimane partiranno nuovi corsi per rispondere alle numerose richieste che giungono. L’obiettivo è aiutare il pubblico femminile a potenziare il proprio livello percettivo, a conoscere e prevenire le situazioni di pericolo e ad acquisire maggiore sicurezza per vivere in modo più consapevole la città». Fino al dicembre scorso nella scuola venivano organizzate esclusivamente «lezioni per operatori di polizia nelle quali venivano spiegate le tecniche principali di difesa. L’idea di aprire le porte alle cittadine è stata da subito un successo». Le lezioni - tenute dagli agenti - vanno «dagli aspetti psicologici alle tecniche di prevenzione, dagli aspetti giuridici alle azioni da intraprendere in caso di violenza. Arti marziali? No, solo le mosse basilari».

Per le modenesi che vogliono invece imparare approfonditamente le principali tecniche di attacco e difesa personale, il ventaglio delle possibilità è davvero ampio. In città si trova ad esempio l’accademia ‘WingTsun’ dove - spiegano dal centro - si insegna «il più efficace sistema di autodifesa mai pensato. Nato circa 300 anni fa da una monaca guerriera, aiuta a sfruttare la forza dell’avversario e ad usarla contro di lui. Può essere imparato in tempi brevi». Diversi poi i corsi di altre arti marziali elaborate nell’antichità in Cina, India, Giappone e Corea. E poi c’è un’ampia offerta per imparare il ‘Krav Maga’, un sistema di combattimento ravvicinato e autodifesa di origine israeliana.

Molto gettonati anche i corsi dell’ente di promozione sociale ‘Il cassetto dei sogni’. «Assistiamo a un vero e proprio boom di richieste - spiega la presidente Elisa Guerzoni -. L’anno scorso sono state oltre una sessantina le donne che hanno imparato a difendersi seguendo le nostre lezioni e, viste le domande, i corsi si susseguiranno almeno per tutto il 2017». La cronaca «ci dimostra come in tutto il Paese siano ormai una realtà quotidiana scippi, aggressioni, stupri - prosegue -: fenomeni che accadono in qualsiasi luogo e ora». Alcuni episodi «avvengono addirittura in pieno giorno, in posti pubblici, nella più completa indifferenza dei passanti. Ma sono numerosi anche i casi in ambienti domestici». E sottolinea: «È necessario che le donne imparino ad affrontare la violenza mediante un percorso educativo adeguato e completo che sviluppi le capacità di autodifesa in senso globale a partire dalla prevenzione fino allo scontro fisico». Grazie all’interesse specifico e alle esperienze personali di alcuni «dei nostri soci fondatori, abbiamo deciso di sviluppare questo settore in collaborazione coi migliori istruttori della zona, per garantire corsi semplici e immediati alla portata di tutti». E, infatti, sono numerose le modenesi che lo frequentano: dalle adolescenti alle anziane che temono le truffe, numerose le mamme con bimbi piccoli. A giugno partirà poi un corso specifico «per le commercianti di via Gramsci, molto preoccupate dalle cronache delle ultime settimane. Il momento che temono di più è l’uscita dal lavoro, magari con l’incasso della giornata. Vogliono dire basta alla paura e imparare a difendersi».

L’INTERVISTA

«ADESSO ho molta meno paura e sono consapevole delle mie grandi potenzialità: noi donne non siamo così indifese». Lo afferma con orgoglio Marina Dell’Orletta, agente di commercio, che l’anno scorso ha frequentato il primo corso di autodifesa organizzato dall’associazione ‘Il cassetto dei sogni’. «Mi sono avvicinata con tanta curiosità - inizia a spiegare -: per lavoro viaggio all’estero da sola e le cronache di quello che avviene in città mi hanno spinto a decidere di prendere qualche lezione. È stata una decisione ottima. E per questo ho deciso di andare avanti di livello».

«Noi donne - prosegue - siamo state abituate fin da piccole a non reagire alle aggressioni per cercare di limitare i danni. Ma forse non è la scelta migliore». A seconda degli scenari - premette - si possono «mettere in atto delle azioni specifiche per reagire. E questo l’ho imparato proprio nel corso». L’agente di commercio in passato è stata al centro di episodi drammatici: «A Santo Domingo sono stata scippata da un uomo armato di un machete. E anche a Modena ho avuto problemi con parcheggiatori abusivi e truffatori».

«Noi donne dobbiamo avere la consapevolezza che l’aggressore non è invincibile - aggiunge - e che anche una semplice biro può essere usata come arma». La prima lezione è stata «una specie di choc: veniva simulata un’aggressione. Ma quella è stata poi la base per approfondimenti di tipo psicologico e tecnico. Abbiamo progressivamente imparato quale deve essere l’approccio mentale e le azioni da mettere in atto. Lo consiglio davvero a tutte le modenesi». L’agente di commercio rimarca quindi «il salto di qualità che si riesce a compiere. Uscire per strada anche di sera non mi crea più ansia e poi il corso mi ha aiutato ad avere la consapevolezza che non siamo sempre nel mirino. Dietro ad ogni angolo o cespuglio non si nascondono malintenzionati pronti ad aggredire. Oltre a imparare a difendermi, ho compreso che è giusto stare attenti a quello che ci succede attorno ma è ingiustificato e controproducente avere sempre paura».

di LUCA SOLIANI