Dopo il Papa, Vasco: Ologramma da sogno

La band modenese aprirà il concerto del Kom sabato a Imola. La responsabile Frison: "Ragazzi carichissimi, è come nelle favole"

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di Stefano Luppi

"E’ come nelle favole e possiamo dire ’finalmente!’, giusto per citare parole di Vasco. Inutile dire che l’emozione dei ragazzi è tantissima, visto che sabato apriremo il concerto che il Kom terrà ad Imola: stanno mettendo una’energia straordinaria, incredibile, nelle prove".

Roberta Frison, responsabile dell’Istituto Meme di Modena ed esperta di musicoterapia, è il direttore del gruppo Ologramma: questa ormai celebre band corale e strumentale, nata nel gennaio 2010 e formata da una sessantina di ragazzi con varie forme di disabilità, tra due giorni appunto aprirà il concerto di Vasco Rossi previsto all’autodromo Ferrari di Imola.

Frison, ci spiega?

"Saremo su quel fantastico palcoscenico, davanti a così tanti fan di Vasco, a partire dalle 18.30 per questo stiamo tutti lavorando molto intensamente, come le dicevo. A tutt’oggi ci pare impossibile essere lì ed è per questo che ci stiamo mettendo tutta la nostra energia".

Come nasce questa collaborazione?

"Tutto parte due anni fa, durante un concerto che teniamo al Forum Monzani nel Giorno della Memoria, il 27 gennaio. Prima del Covid questa serata per noi era ormai diventata una tradizione, perché ricordiamo così i 300mila disabili che i nazisti durante la seconda guerra mondiale uccisero con il programma ‘Aktion T4’. In quella occasione il sindaco Muzzarelli, che ci segue sempre, ci diede questa incredibile notizia".

Ieri l’ha ricordato anche il governatore Bonaccini su Facebook, senza fornire particolari: cosa farete in apertura al concerto del Kom?

"A Imola saremo una cinquantina sul grande palcoscenico, ma come dice lo stesso cantante di Zocca, non sveliamo la nostra scaletta. Posso dire che omaggeremo Vasco con momenti di musica con due suoi pezzi e a ciò seguirà un medley musicale rock e melodico del nostro repertorio. Ascoltateci!".

Ormai siete famosissimi, a dicembre siete stati anche dal papa in Vaticano…

"Già, era il primo dicembre in Aula Nervi. E anche qui è stato un tuffo al cuore, chi se lo aspettava? E’ stata un’altra emozione indescrivibile per tutti anche perché ci sono stati dei fuori programma quel giorno".

In che senso?

"Dovevamo eseguire due pezzi per papa Francesco, ma lui continuava a guardarci ed era molto interessato tanto che alla fine i pezzi eseguiti sono divenuti undici. Gli abbiamo anche dedicato un tango argentino, genere che lui ama tantissimo: eravamo a un metro da lui e alla fine ha esclamato un forte ‘meraviglioso!’ facendoci un grande regalo. Tutti i ragazzi hanno pensato fino all’ultimo che tutto ciò fosse impossibile, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo versato lacrime di vera gioia".

Torniamo al presente, oltre al concerto avete un disco?

"Sì, esce il cd il 5 giugno e si chiamerà ‘Ologramma, musica e parole’, poi in quei giorni al cinema Astra di Modena verrà proiettato il docufilm che ci riguarda, ‘Ologramma, musica per l’inclusione’ tratto dal volume ‘Ologramma, le parole della musica’".

Tante emozioni insieme: come gestirle?

"Noi proviamo una volta alla settimana e qui al al Meme possono venire tutti, non facciamo differenze di alcun tipo neppure nelle disabilità. I ragazzi si divertono e stanno insieme, eccoli i nostri segreti per gestire tutto ciò".