E’ la sfilata delle polemiche "Corteo, mancano i partigiani"

Mirandola, Anpi contro la Colonna della Libertà: "E ribadiamo il no ai figuranti in divisa tedesca"

E’ la sfilata delle polemiche  "Corteo, mancano i partigiani"

E’ la sfilata delle polemiche "Corteo, mancano i partigiani"

Non si spengono le polemiche accese dall’arrivo il 25 aprile a Mirandola della "Colonna della Libertà", la manifestazione di mezzi militari e figuranti, organizzata da due importanti Musei inerenti la Seconda Guerra Mondiale. Il fatto che tra gli oltre 120 mezzi e 400 figuranti previsti ci siano anche veicoli militari tedeschi e fascisti con personaggi nelle relative uniformi continua a scatenare indignate reazioni. "Il Comitato provinciale Anpi di Modena – scrive in una nota – ribadisce la critica al passaggio della cosiddetta ’Colonna della Liberta’. La presenza, non smentita, di figuranti in divisa e di residuati bellici della Wehrmacht, e di mezzi e figuranti della Repubblica Sociale Italiana, prevista dall’articolo 7 del regolamento della sfilata, dimostra qualche confusione sul concetto di libertà e costituisce un richiamo per nostalgici".

A indignare Anpi è il fatto che "furono militari dell’esercito tedesco e i loro complici fascisti a trucidare a Mirandola i 5 Martiri partigiani, davanti alla cui stele dovrebbe transitare la Colonna, senza rendere loro onore. Si dice che non ci sono simboli nazisti e fascisti, ma quelli dei tedeschi e dei repubblichini, massacratori di civili agli ordini dei nazisti, sì! C’è in questo la precisa volontà di negare la storia e con essa la memoria della barbarie nazifascista. Nel corteo della libertà non sono previsti i partigiani. Si ignora che la guerra fu anzitutto una lotta antinazista e antifascista? Concetto ben chiaro agli alleati, inglesi, americani e tanti altri, che riconobbero il ruolo essenziale avuto, anche sul piano militare, dalla Resistenza, armata e no". Affermazioni respinte con fermezza dagli organizzatori che si appellano al fatto che "Il Regolamento della manifestazione che vieta tassativamente non solo uniformi politiche (PNF, MVSN) e di reparti discutibili come SS NSDAP, e altri ma anche ogni forma di comportamento non consono alla situazione. E’ infatti vietato marciare, cantare o tenere qualsiasi comportamento irrispettoso verso il prossimo e i veicoli tedeschi e i reparti italiani entrano nelle città sempre in coda alla Colonna".

Ad Anpi risponde con fermezza il segretario provinciale Lega e consigliere comunale di Mirandola Guglielmo Golinelli che parla di tentativo di "infangare una manifestazione che esiste, ed è identica da 15 anni, che la stessa associazione ha patrocinato assieme alla regione nel 2012 e nel 2015. Persino Paolo Mieli su Radio24 ha stigmatizzato queste critiche false e strumentali. Ieri (sabato per chi legge ndr) ero alla partenza della colonna, c’erano tutti i soldati in congedo, i vertici dei carabinieri, Carra del Pd, vertici dell’aeronautica militare brasiliana ecc. E poi è falso che nella colonna non ci sono figuranti partigiani". E di rincalzo il consigliere mirandolese Marian Lugli di Fratelli d’Italia ribadisce che "è una sfilata che unisce tutti e capace di superare quelle divisioni che Anpi e Pd vogliono sempre creare, come se il 25 aprile fosse la festa di un partito e di una parte politica".

Alberto Greco