Emergenza Ucraina, le argille passano dallo scalo ferroviario

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Le pesanti ripercussioni economiche del conflitto in Ucraina richiedono misure straordinarie e Modena non si tira indietro. A partire dalle prossime ore, in via eccezionale e nel rispetto tassativo massimo di 60 giorni, lo scalo merci ferroviario della città consentirà i traffici di argille provenienti dalla Germania su ferro e dirette su gomma al distretto ceramico. "Terminata la fase emergenziale – spiegao dal Comune – si aprirà un percorso di rigenerazione dell’area che nell’arco di tre anni vedrà la progressiva dismissione dello scalo ferroviario con la riorganizzazione degli accessi per ridurre l’impatto sulla città e la graduale cessione di aree al Comune fino ad arrivare alla dismissione completa dello scalo e alla realizzazione del nuovo hub intermodale con la nuova stazione delle autocorriere, oltre a servizi e strutture di riconnessione con la città.

Lo stabilisce il Protocollo per la ’Valorizzazione e riqualificazione delle aree dello scalo merci e delle aree esterne della stazione di Modena e l’espansione del polo logistico di Marzaglia’ tra Rete Ferroviaria Italiana), Comune e FS Sistemi Urbani, approvato dalla Giunta comunale nella mattinata di ieri. L’attività straordinaria che si svolgerà nello scalo ferroviario in fase di emergenza nelle prossime settimane è conseguenza del conflitto in Ucraina che ha costretto le ceramiche del distretto a potenziare i rifornimenti in arrivo dalla Germania attraverso un accordo tra Confindustria ceramica e l’associazione tedesca dei produttori di materie prime. L’utilizzo dello scalo modenese è dovuto alla chiusura dello scalo di Dinazzano per i lavori di elettrificazione della tratta.

I tecnici del Comune sono già al lavoro per definire percorsi, modifiche agli accessi allo scalo ed eventuali opere stradali con l’obiettivo di arrecare il minor disagio possibile alla cittadinanza e alla viabilità della zona.

Sull’utiizzo eccezionale dello scalo per il traffico di argille arriva il plauso di Confindustria ceramica: "È una risposta concreta e di responsabilità istituzionale nell’attuale fase di emergenza che riveste una grande rilevanza per il distretto ceramico". Infatti, "alla nota emergenza sugli approvvigionamenti di materie prime per il settore conseguenza dei drammatici eventi in Ucraina, si è aggiunta la necessità di realizzare indifferibili investimenti che rendono in questo periodo indisponibile lo scalo di Dinazzano. Tali investimenti permetteranno in prospettiva un significativo miglioramento della logistica ferroviaria per un settore che già trasporta su rotaia il 24% del totale delle sue merci, ovvero il doppio della media nazionale", sottolinea Mario Roncaglia, presidente della Commissione trasporti di Confindustria Ceramica.