Cinque video-colonne endoscopiche per gastro e colonoscopie ad altissima risoluzione – il massimo possibile in questo momento sul piano tecnologico – in tutti e quattro gli ospedali dell’Ausl, vale a dire Mirandola, Carpi, Vignola e Pavullo, e nella Casa della Comunità di Castelfranco. Apparecchiature In grado non solo di individuare e segnalare con accuratezza anche le lesioni più piccole (quelle difficilmente visibili a occhio nudo) azzerando il rischio di generare falsi allarmi, ma anche di predire le caratteristiche delle lesioni consentendo di personalizzare il trattamento terapeutico per bloccare l’evoluzione della patologia.
Robusto investimento da oltre due milioni di euro dell’Ausl di Modena che, unica azienda sanitaria in questo momento ad averla, dota le strutture della migliore tecnologia sul mercato. Intelligenza Artificiale e video con risoluzione in 4K: "Un miglioramento della nitidezza dell’immagine di otto volte rispetto al passato", ha spiegato il direttore del Servizio unico di Ingegneria Leo Traldi. "Il sistema – sottolinea il direttore della Struttura complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Mauro Manno – garantisce la massima accuratezza possibile nell’indagine, ma permette anche di incidere sulle liste di attesa visto che essendo disponibile nelle cinque strutture i pazienti possono recarsi in quella più vicina e più disponibile. Contribuendo anche alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’ambiente visto che non dovranno andare da un ospedale all’altro per le visite". Le strumentazioni consentiranno di affinare ancora di più la qualità diagnostica in occasione di esami fondamentali come gastroscopie e colonscopie, che siano primi esami, di follow-up o di screening: grazie all’apposito modulo presente nelle cinque videocolonne, l’Intelligenza Artificiale contribuisce in maniera determinante nel supportare lo specialista ad individuare le lesioni precancerose che potrebbero trasformarsi in neoplasie. "Con l’aggiornamento software disponibile tra l’altro nei prossimi mesi, durante una colonscopia, ad esempio, il sistema sarà in grado di ricostruire in 3D dell’intero colon, guidando così il professionista nell’esplorazione dell’intero organo e aumentando di molto il rating legato all’individuazione delle lesioni".
La direttrice sanitaria dell’Ausl di Modena rimarca come l’innovazione favorirà "una risposta più adeguata ai cittadini in termini di appropriatezza, rapidità di esecuzione, efficacia della diagnosi", mentre la per la direttrice generale Anna Maria Petrini è importante sottolineare "il gioco di squadra di clinici, ingegneri, professionisti, infermieri, che intendono alzare il livello di qualità delle prestazione con l’obiettivo di essere sempre più precisi e tempestivi nei riscontri diagnostici e terapeutici".