Erbe infestanti nel Lago Santo: "Interventi costosi e complessi"

Pievepelago, resi noti i risultati delle ultime ricerche sul problema legato ai cambiamenti climatici. Sarà necessario utilizzare il bando regionale per il rafforzamento della rete ecologica".

Erbe infestanti nel Lago Santo: "Interventi costosi e complessi"

Erbe infestanti nel Lago Santo: "Interventi costosi e complessi"

Sono stati resi noti i risultati delle ultime ricerche sul problema delle erbe acquatiche infestanti il lago Santo modenese, un sintomo dei cambiamenti climatici in atto che rischia di coinvolgere tutti i nostri specchi d’acqua montani che annualmente richiamano migliaia di visitatori da tutta Italia. Dopo il ‘grido d’allarme’ dalla Sva (la società che gestisce la pesca nel lago), dai gestori dei rifugi e da escursionisti, l’Ente di gestione Parchi Emilia Centrale aveva subito avviato un nuovo studio per indagare il fenomeno, chiedendo ora appositi contributi regionali.

"Gli interventi contro l’invasione da millefoglio – dice la presidente Luciana Serri – si configurano costosi e complessi; per questo interverremo sul lago Santo e sugli altri laghi appenninici di alta quota, utilizzando il bando regionale per il rafforzamento della rete ecologica". Dallo studio dell’Università di Parma emerge che "rispetto al passato, la compagine floristica del lago risulta profondamente mutata per la presenza massiccia di M.Spicatum (detto Millefoglio) mai segnalato prima nei laghi modenesi d’alta quota. In particolare – dicono i ricercatori – nell’anno 2023 la specie ha visto una forte espansione arrivando a coprire circa il 43% dell’intera superficie del bacino. Sulle cause del recente arrivo della specie si ipotizza un processo naturale ad opera di uccelli che hanno trasferito semi e propaguli. Non si può però escludere un ingresso della specie ad opera dell’uomo, avvenuta anche in modo involontario. È necessario, pertanto, mettere in atto tutte le precauzioni possibili per ridurre la dispersione in acqua di frammenti generati dalle eventuali azioni di rimozione, capaci di generare nuovi individui. Per queste ragioni è molto difficile immaginare di poter raggiungere la completa eradicazione della specie dal bacino in ragione anche della sua attuale notevole diffusione".

g.p.