Eruzione Stromboli, coppia di Carpi sotto il vulcano. "Botto terrificante"

I coniugi in ferie nell’inferno dell'isola siciliana: "Ora temiamo per gli incendi"

Turisti in fuga dopo l'eruzione del vulcano (Lapresse)

Turisti in fuga dopo l'eruzione del vulcano (Lapresse)

Carpi, 5 luglio 2019 - Stavano camminando su un sentiero sotto il vulcano Stromboli quando hanno sentito un boato spaventoso. Questo il breve racconto, riportato sulla pagina Facebook del settimanale Voce, dei coniugi carpigiani Maurizio Forghieri e Paola Pietrosemoli in vacanza nell’isola siciliana.

Proprio mercoledì scorso, quando il vulcano si è ‘svegliato’ con una potente eruzione di lava che ha provocato un morto e un ferito, la coppia stava facendo una passeggiata nel sentiero vicino.

«Stavamo passeggiando su un sentiero sotto il vulcano – hanno riferito Forghieri e Pietrosemoli a Voce – quando siamo stati sorpresi da un botto enorme e terrificante. La terra non è tremata ma l’impressione è stata tuttavia enorme».

La coppia si è ovviamente subito allontanata e non ha riportato alcuna conseguenza, oltretutto non alloggiano a Ginostra, la zona più colpita e che è stata evacuata.

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«Noi stiamo dalla parte opposta dell’isola – hanno raccontato – ci siamo tutti radunati nel punto di raccolta ma qui tutto è tranquillo. Abbiamo mangiato granita e gelato. Adesso vedremo se ci evacueranno anche che se, per il momento, gli sforzi sono concentrati su Ginostra. Però ci sono principi d’incendio e questo ci fa paura».

Vista la situazione tranquilla nella zona in cui alloggiano, la coppia ha deciso di terminare la vacanza come da programma e questa sera rientreranno in città. Subito dopo aver saputo dell’eruzione la figlia ha immediatamente chiamato i genitori.

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«Sono tranquilli – racconta la ragazza – non stavano facendo una visita guidata sul vulcano ma una passeggiata per conto proprio in un sentiero vicino». Anche se la zona più colpita è quella di Ginostra resta alta l’allerta in tutta l’isola: il forte vento di ieri potrebbe infatti scatenare incendi e sono entrati in azione i Canadair per spegnere eventuali focolai.

Per precauzione il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ha vietato le escursioni in tutta l’isola, la Protezione civile è in allerta e l’Ingv sta monitorando costantemente le scosse e molti turisti hanno lasciato i loro alberghi. Intanto si stanno chiarendo le circostanze della morte del 35enne Massimo Imbesi, che si trovava sul vulcano al momento dell’esplosione. Il medico legale sta conducendo accertamenti.