Escursioni sensoriali sulle orme dei pastori

A Fanano inaugurati due percorsi tematici che si ispirano alla transumanza. Lungo il cammino sono state collocate varie opere d’arte

Migration

Il fascino della transumanza dei pastori verso ‘nuove’ terre si può rivivere sulle montagne di Fanano, depositarie di questa tradizione che affonda le sue radici centinaia di anni fa. Avveniva prima dell’inverno questa migrazione stagionale delle greggi percorrendo vie naturali, sentieri con faggeti secolari che ora il turista può scoprire seguendo un itinerario tabellato, fuori dai percorsi classici del Cai, lungo il quale sono state poste alcune decine di opere artistiche e sensoriali a tema, realizzate da vari "artisti" ricordati in un luogo speciale dedicato ai "Mattinvalle". E anche le guide sono d’eccezione: le pastore Lucia e Gabriella, figlie di pastori. Un centinaio di persone ieri ha partecipato all’inaugurazione di questa stimolante iniziativa, fra le quali il sindaco Stefano Muzzarelli e la sua vice Paola Guiducci. Sono due i percorsi sensoriali sulle orme dei pastori (visitabili fino a settembre), che gli abitanti della Scaffa e di Pian Castagnolo, piccole borgate nei pressi della frazione Ospitale, sono riusciti a realizzare grazie anche all’accoglienza avuta dal progetto ‘Nebbia all’alpe’ da parte dei residenti e dell’Amministrazione comunale. Si trovano nella zona alta del sentiero 445 (da Capanno Tassoni al Passo della Riva).

Tra le opere che accompagnano il visitatore, significativa l’installazione realizzata tra pietre e faggi, di fiori tagliati dal feltro e dipinti, dedicata a Beatrice di Pian degli Ontani, una pastora analfabeta di Cutigliano (Toscana) vissuta nel 1800, interessanti il gregge di pecore create in vari materiali da quanti hanno voluto partecipare.

C’è anche il lupo firmato da Gionata Orsini, senza dimenticare le installazioni di quadri come quelli dedicati alla luna di Mirella Monterastelli. Non mancano ritratti di pastori del passato e del presente che hanno vissuto e vivono la transumanza in queste terre, ambientazioni di nebbia o pioggia. "Lungo il percorso ci sono i racconti dei pastori – spiega Filippo Sala, uno degli artisti –. La pastora Lucia racconta quando un pastore perse il gregge mentre scendevano le nebbie dall’alpe". "Si tratta di un notevole sforzo culturale e artistico – commenta Paola Guiducci, vice sindaco di Fanano – per entrare in contatto con la natura in un contesto agro pastorale meraviglioso come quello della vallata di Ospitale. É un viaggio culturale, ma anche didattico, alla ricerca di emozioni e sensazioni antiche che non dobbiamo perdere".

All’Ufficio Turistico di Fanano sono disponibili la mappa dei percorsi e porta chiavi ricordo (piccole pecore e fiori in feltro realizzati a mano dai partecipanti per autofinanziarsi).

Walter Bellisi