GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Ferrari: asta di cimeli. Da Lauda al Drake, tanti ricordi alla portata di tutti

Caschi, alettoni, modellini, autografi: la vecchia gestione del ristorante Il Cavallino (ora passato a Bottura) sabato ‘batte’ i suoi gioielli

Una foto di Villeneuve all'interno del ristorante Il Cavallino

Una foto di Villeneuve all'interno del ristorante Il Cavallino

Maranello (Modena), 3 febbraio 2021 - L’alettone anteriore in fibra di carbonio della stagione 2008 con base d’asta tra i 2mila e i 3mila euro, un modellino in allumino della Ferrari F50 montato su supporto in legno tra i 400 e i 600 euro, il casco di Fernando Alonso della stagione 2013 con la firma del pilota tra i 10mila e i 20mila euro.

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Vecchi modelli della Rossa
Vecchi modelli della Rossa

Conto alla rovescia per l’asta della francese Artcurial (artcurial.com) delle memorabilia di Beppe Neri, l’ex gestore del ristorante il Cavallino di Maranello, in programma sabato alle 13.30. Cento, 104 per la precisione, preziosi cimeli della collezione privata rimasti esposti nel locale di via Abetone la Maranello (proprio di fronte all’ingresso della fabbrica), la cui gestione, su impulso della Ferrari proprietaria dello stabile, è passata nel 2020 allo chef stellato Massimo Bottura che presto svelerà il suo progetto per aprire a fine maggio.

Neri è scomparso improvvisamente per un malore nel 2015, mentre supervisionava un cantiere in Ferrari. Imprenditore edile con interessi nella ristorazione, dal 1984 ha gestito, su affidamento diretto da parte di Enzo Ferrari, il ristorante Il Cavallino dove il Drake aveva anche una sua saletta privata: tanti i Gran Premi visti e le strategie aziendali elaborate in quella stanza davanti a un piatto di tortelloni burro e salvia. "In memoria di nostro padre – spiega la figlia Cristiana, che assieme alle altre due sorelle Chiara e Clementina, gestisce il nuovo ristorante ‘36’ sempre a Maranello – abbiamo spostato tutti gli arredi e i cimeli più importanti nel locale nuovo. I ricordi che invece non siamo riusciti a inserire, invece che tenerli chiusi in un garage abbiamo pensato di metterli a disposizione degli appassionati. Il ricavato dell’asta lo reinvestiremo nella nostra attività imprenditoriale e nelle sponsorizzazioni di iniziative sociali e sportive sul territorio di Modena".

Per gli appassionati della Rossa il ristorante Il Cavallino era un punto di riferimento. Non capita tutti i giorni di pranzare accanto a motori e scocche che hanno fatto la storia: fotografie di epici piloti come Gilles Villeneuve e Michael Schumacher, i caschi di Alesi, Alboreto, Mansell, Alonso. Di fianco a piatti, tazze e teiere si apriva una bandiera rossa del Cavallino, di fronte ai barilotti dell’aceto balsamico ordinati per data di invecchiamento spuntavano trofei. Un ristorante-museo in pratica, per la gioia di turisti e tifosi.

Grazie all’asta di sabato ora una buona parte di questi cimeli sarà patrimonio del mondo e non solo di pochi e facoltosi eletti, visto che i ‘pezzi’ sono tanti e i prezzi, almeno di alcuni articoli, alla portata di molti. Tante per esempio le fotografie autografate, tra cui Enzo Ferrari con Luca Cordero di Montezemolo assieme a Niki Lauda (tra i 400 e i 600 euro), le immagini dei piloti, i numerosi i modellini Ferrari, la scocca monoposto di Berger del 1995 della Ferrari 412 T2 tra i 15mila e i 20mila euro oppure il motore Ferrari 3mila tra i 70 e gli 80mila euro.