’Ferrari’ snobbato da Hollywood : "Al Victoria incassi record. Ma non è un film da ’passaparola’"

Jessica Andreola, direttrice del Multisala, commenta i dati del botteghino finora ’deludenti’ all’estero "E’ una pellicola rivolta soprattutto agli appassionati. Mann è un regista autoriale, che emozione averlo in sala".

’Ferrari’ snobbato da Hollywood : "Al Victoria incassi record. Ma non è un film da ’passaparola’"

’Ferrari’ snobbato da Hollywood : "Al Victoria incassi record. Ma non è un film da ’passaparola’"

Un film tanto atteso, preceduto dall’anteprima a Venezia, e poi dalla proiezione fatta a Modena. Una storia con un’icona planetaria come il Drake Enzo Ferrari, un regista del calibro di Michael Mann, un cast di attori in cui brillano le stelle di Penelope Cruz, Adam Driver e Patrick Dempsey. Una produzione da 100 milioni di dollari, tutti fattori che hanno fatto pensare ad un film pronto a sbancare il box office. Invece le cose non sono andate propriamente così. Se in Italia le aspettative non sono state deluse con 3,5 milioni di euro di incasso, fuori dai confini tricolori – come anticipato ieri – si sono raggiunti appena venti milioni. Ma cosa ne pensano gli addetti ai lavori? Lo abbiamo chiesto a Jessica Andreola, direttrice del multisala Victoria.

Jessica, le è piaciuto ’Ferrari’ di Mann?

"E’ stato emozionante guardarlo. Non l’abbiamo solo visto, il film l’abbiamo vissuto e abbiamo vissuto la nostra città resa bellissima dalle riprese di Mann. Non sempre i registi americani riescono a valorizzare le nostre città. Ferrari e Fast & Furios 10 hanno fatto apparire più belle sia Modena che Roma. Le riprese di Modena dal drone sono da consegnare alla storia del cinema e saranno per sempre un patrimonio del nostro territorio".

Il film come è stato accolto dal vostro pubblico?

"E’ uno dei film più visti della storia del multisala Victoria, ed è una delle pellicole che ha incassato di più da noi. Nella prima settimana c’erano sette sale impegnate con la proiezione di ’Ferrari’ ed erano sempre tutte piene ad ogni orario.

Il pubblico ha accolto benissimo questo film, ogni spettatore aveva il cuore estremamente aperto nel vedere la propria città sul grande schermo".

Lei e il suo staff avete anche visto il film insieme a Mann. Che emozioni avete provato?

"E’ un ricordo che io ed i miei ragazzi ci porteremo dentro per sempre. Abbiamo conosciuto Mann, è stato in sala la mattina dell’anteprima. Voleva accertarsi che tutto funzionasse al meglio. Fermava la proiezione e raccontava aneddoti sul come quella scena era stata girata. Riguardare ’Ferrari’ con lui mi ha fatto entrare davvero Enzo Ferrari nel cuore. Mann inoltre ci ha fatto i complimenti per la sala e per come si sentiva l’audio".

Si aspettava che non avesse successo nel resto del mondo?

"Non è un film da passaparola, ma più che altro per chi è appassionato del personaggio Ferrari. La pellicola racconta un anno molto particolare della sua vita e Mann è un regista autoriale. Non sono sorpresa del fatto che non sia diventato un blockbuster come si dice in gergo".

C’è stata polemica per la mancanza di attori italiani nel film. Il suo parere?

"Forse la presenza di un nostro connazionale avrebbe potuto chiudere il cerchio sulla storia. Ma alla produzione servivano nomi di richiamo internazionale e in questo momento l’Italia ha pochi artisti con questo appeal".

La vera sorpresa di questa stagione è il film di Paola Cortellesi ’C’è ancora domani’, un film nemmeno finanziato dal ministero perché ritenuta opera di scarso valore. Possibile?

"Mi aspettavo questo successo. L’ho subito immaginato come ’Perfetti conosciuti’ che è esploso grazie al passaparola. L’argomento è giusto ed è stato raccontato nella maniera migliore. E’ una bella storia, messa in scena da una persona straordinaria qual è Paola Cortellesi. Anche al Victoria il film ha fatto molto bene come nel resto del Paese".