Fioccano denunce a Sassuolo Posti di blocco in tutto il territorio

Almeno quindici gli automobilisti e i residenti a spasso nei guai nella Bassa

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Tante, troppe le persone che ancora vengono ‘pizzicate’ in giro dalle forze dell’ordine, nonostante non abbiano alcun motivo valido per uscire di casa. Sordi all’emergenza, hanno portato così alla scelta, da parte del governo, di inasprire le sanzioni, con multe da 400 e fino a tremila euro – ma nessuna confisca dei mezzi – per chi viene sorpreso ad aggirare le misure volte a contrastare la diffusione del Covid-19. Nel nuovo decreto è prevista anche una pena massima di 5 anni per chi viola la quarantena pur essendo positivo al virus. Martedì sera sono scattati i posti di blocco organizzati dai militari dell’Arma a Bomporto e Modena ma non sono state riscontrate violazioni tra i conducenti sottoposti a verifica. Le denunce sono fioccate a Sassuolo, con quattro persone denunciate per inosservanza dei provvedimenti mentre altri tre cittadini sono finiti nei guai a Pavullo. In tema di contenimento dell’emergenza epidemiologica, martedì sono stati effettuati controlli da parte dei carabinieri a Carpi, Concordia, finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro e San prospero. Controlli che hanno portato alla denuncia di 15 persone: alcune giravano in auto, altre passeggiavano e, ovviamente, fermate non hanno saputo fornire motivazioni valide circa la loro presenza in strada. Come detto con la sigla del nuovo decreto le sanzioni sono divenute ben più pesanti, come spiega l’avvocato modenese Luca Roda che spiega cosa è cambiato. "Al posto delle denuncia penale dell’articolo 650 che si faceva e si fa fino ad oggi, viene contestata la sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro. La sanzione è aumentata sino ad un terzo se l’automobilista viene sorpreso in un altro comune o se la persona, fermata a piedi o a bordo di un mezzo, era già stata sanzionata, risultando dunque recidiva. Il fermo amministrativo del veicolo – spiega Roda – non si dovrebbe più applicare; alcune procure avevano ipotizzato inizialmente un sequestro preventivo nel caso di violazione del divieto a circolare. Attenzione poi per i cittadini in quarantena, sopresi a violare il decreto legge: scatta in questo caso la denuncia penale articolo 452 del codice penale: ovvero delitti colposi contro la salute pubblica".

v.r.