Focolaio covid in due residenze per anziani a Modena. Quarantanove contagiati

I positivi a Villa Parco di Modena (35) e a Casa Serena di Sassuolo (14) fanno scattare l’allarme. Strutture chiuse

Assistenza agli anziani

Assistenza agli anziani

Modena, 14 ottobre 2020 - Esplode l’allarme per i contagi nelle residenze anziani. Ieri, su 61 nuovi positivi, 49 sono legati a due grossi focolai esplosi in due Cra: Villa Parco a Modena e Casa Serena a Sassuolo. Riguardo a Villa Parco il primo sos è scattato domenica quando la stessa direzione della struttura ha comunicato cinque casi di positività relativi a cinque ospiti poi ricoverati in malattie infettive al Policlinico. L’Ausl ha immediatamente provveduto a fare i tamponi a tutti gli anziani residenti e agli operatori, tamponi che hanno rivelato alla data di ieri ben 35 contagiati. Villa Parco, già domenica, è stata chiusa alle visite dei parenti, sanificata e riorganizzata isolando i diversi piani.

Giorni difficili anche per per Casa Serena a Sassuolo, uscita ’indenne’ dalla prima ondata grazie ai rigidi protocolli di sicurezza messi in campo dalla direzione e dallo staff medico, infermieristico e assistenziale. Tra domenica e ieri si contano – al momento – 9 contagi tra gli ospiti e 5 fra i dipendenti (14 in tutto), ma lo screening è ancora in corso. Domenica sera sono arrivati i primi test che hanno decretato la positività inizialmente di cinque ospiti. Il giorno successivo invece i casi sono raddoppiati. Sono stati fatti i tamponi agli ospiti e al personale e il bilancio comincia a essere pesante. Anche questa struttura è stata chiusa alle visite dei parenti, come da prassi. A quanto si apprende, dei 9 positivi, una paziente sarebbe ricoverata attualmente nel reparto malattie infettive al Policlinico, un‘altra è rinetrata dall’ospedale dopo gli accertamenti mentre in sette sono rimasti in struttura (sarebbero asintomatici). Tra i dipendenti (fisioterapisti, operatori socio-sanitari, responsabili) invece i positivi sono 5.

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Ieri si è registrato anche un decesso, ma di una persona che era risultata negativa al tampone, quindi non dovrebbe trattarsi di coronavirus. Tutto sarebbe nato dall’esito del tampone di un ospite inizialmente ricoverato in ospedale per ragioni non legate al covid: essendo risultato positivo l’accertamento si è esteso poi a tutta la struttura. La direzione, l’Ausl e la cooperativa Gulliver stanno monitorando la situazione cercando di trovare il modo di arginare il contagio: l’idea in queste ore sarebbe quella di costituire un nucleo solo covid.

Preoccupazione viene espressa dall’associazione amici e parenti di Casa Serena. «Stiamo seguendo con attenzione l’evolversi della vicenda – spiega il portavoce Mario Cardone - alcuni ospiti sono stati già spostati di camera per evitare ulteriori contagi. Crediamo che il focolaio possa essere stato originato dal personale che giustamente vive all’esterno e ha una propria vita privata, oltre al fatto che sono stati trasferiti dei nuovi ospiti di recente direttamente dagli ospedali sulla base delle graduatorie. Avevamo spiegato a suo tempo, ad aprile, che sarebbe stato meglio evitare ingressi di nuovi ospiti in questa situazione: perché o c’è un controllo stringente oppure il flusso di arrivi sarebbe potuto sfuggire di mano".

Intanto le Asp della Provincia di Modena, in forza dell’aumento dei contagi hanno deciso di sospendere già da oggi gli accessi nelle Cra. "Vogliamo cercare di prevenire la diffusione di contagi all’interno delle strutture avendo un tipo di utenza particolarmente fragile ed esposta".