Fondazione Cr Carpi, oggi si vota per il nuovo presidente: sono tre le liste in corsa

Il ‘grande’ giorno è arrivato: dopo mesi di ipotesi, toto nomi, conferme, colpi di scena, oggi alle 17.30 si svolgerà la seduta del Consiglio d’Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per l’elezione del nuovo Consiglio d’Amministrazione e del relativo presidente. Una volta eletta la lista, saranno poi i neoconsiglieri del CdA ad eleggere il vicepresidente. Per la prima volta sono tre le liste presentate facenti capo ai potenziali presidenti Roberto Cigarini, Mario Arturo Ascari, Giovanni Arletti. I componenti del CdI sono 17: al fine della vittoria è necessario che una delle tre liste riceva almeno 9 voti. In caso contrario si passerà a un secondo turno di ‘ballottaggio’ tra le due liste che hanno ricevuto maggiori voti; se ancora nessuna delle due dovesse ricevere i 9 voti necessari, la seduta sarà aggiornata con una ulteriore convocazione, in cui saranno riproposte le stesse liste o anche liste nuove. L’elezione del nuovo CdA è il terzo punto all’ordine del giorno. Il primo, infatti, sarà l’approvazione del bilancio consuntivo che determina la fine del mandato dell’attuale presidente Corrado Faglioni e relativo CdA; poi si procederà all’elezione di 3 nuovi membri cooptati del CdI (in scadenza ci sono il cardiologo Stefano Cappelli, Simona Santini e Rossella Garuti). Non sono mancate le polemiche, in merito alle modalità di votazione, come evidenziato dal professor Stefano Zamagni, economista e accademico italiano. "I criteri di nomina dei componenti del CdA come previsti dallo statuto non sono eticamente corretti – afferma il professor Zamagni – per questo sarebbe urgente una revisione dello statuto. La legge Amato che ha istituito tanti anni fa le fondazioni di origine bancaria non poteva allora prevedere quale ne sarebbe stato lo sviluppo: sono passati quasi 30 anni ma non è ancora stata adeguata la normativa. Non è etico che membri del Consiglio di Indirizzo possano essere candidati al Consiglio di Amministrazione: è evidente che ognuno voterà per se stesso. Dovrebbe essere introdotta una regola di incompatibilità di interesse: prima dimettersi dal CdI poi candidarsi al CdA. In altre Fondazioni le regole sono state cambiate; a Carpi no". Anche la Lega interviene. "È lodevole che per il rinnovo ci siano più liste – afferma l’onorevole Guglielmo Golinelli – con l’auspicio di non incappare conflitti di interesse e possibili ricerche di rendite personali". "Si apre una fase nuova per la Fondazione – prosegue il consigliere Giulio Bonzanini –. Urgono politiche di investimenti programmate e di natura pluriennale, rivolte all’associazionismo, allo sport, alle famiglie e alle imprese".

Maria Silvia Cabri