Furti, presi i predoni delle case

La polizia ferma banda di tre albanesi: agivano tra Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Bologna

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Modena, 22 dicembre 2022 - Rubavano nelle case da tempo, intensificando la loro attività nel mese di dicembre. L’altro ieri la squadra mobile di Modena ha eseguito tre fermi disposti dalla Procura nei confronti di altrettanti albanesi ritenuti essere gli autori di una serie di razzie in appartamento e in villa avvenute tra Modena, Carpi, Sassuolo e le province di Ferrara (a Cento), Reggio Emilia (a Rubiera) e Bologna (a San Giovanni in Persiceto, Calderara di Reno, Budrio e Granarolo).

I ’colpi’ contestati alla banda sono almeno 17 ma ora gli agenti stanno cercando di risalire ad altre famiglie derubate. "L’attività investigativa – spiega il dirigente della squadra mobile di Modena, Mario Paternoster – è nata a marzo e ha preso impulso dopo l’arresto di un albanese su cui stavamo indagando, abbiamo notato come questa persona si legasse a connazionali sospetti per furti. A novembre abbiamo notato un’auto (in un parcheggio a Rubiera) molto spesso segnalata dai cittadini derubati”.

Si tratta di una Alfa Romeo Giulietta nera che ricorreva negli episodi di furto denunciati nelle quattro province. “Il modus operandi era quello di muoversi con auto personali e quindi ’pulite’ – spiega Paternoster – Gli indagati lasciavano invece l’auto utilizzata per i furti in parcheggi pubblici sempre diversi. Una volta scesi dai mezzi ’puliti’ indossavano i guanti anche per aprire la portiera della Giulietta con la quale andavano poi a fare i furti nelle case, quindi tornavano nel parcheggio e salivano nelle altre macchine per tornare a casa”. I furti avvenivano sempre nelle ore serali e d’inverno anche nel tardo pomeriggio, i ladri agivano travisati e senza lasciare tracce.

"I colpi sono aumentati in maniera esponenziale a dicembre, ne abbiamo accertati 10 solo nelle prime due settimane del mese, ma sono molti di più e ora è in atto la ricostuzione delle razzie per risalire ad altre vittime”. Spesso le denunce sono arrivate in ritardo o non sono mai state fatte: «Abbiamo trovato materiale provento di furto che non sappiamo di chi sia. Usavano arnesi atti allo scasso, in particolare aprivano le portefinestra tagliando anche le inferriate. Avevano anche il flessibile per aprire le casseforti”. Tra la refurtiva, borse firmate, orologi, monili in oro, apparecchiature elettroniche, contanti e valute straniere. Non solo, la banda, che forse temeva di essere scoperta, aveva già iniziato a usare una seconda automobile scoperta dagli inquirenti ad Albareto: “Già mercoledì abbiamo sequestrato un’altra macchina oltre alla Giulietta – spiega il capo della Mobile – Anche in questa seconda vettura, come nell’Alfa Romeo, abbiamo trovato arnesi da scasso, segno che la banda era pronta a mettere a segno altri colpi”. All’interno c’erano cesoie e ricetrasmittenti. E’ certo che non si sarebbero fermati, insomma, approfittando anche delle case vuote per le vacanze natalizie. La polizia invita le famiglie derubate a sporgere denuncia per poi visionare la refurtiva recuperata.