GENEROSO VERRUSIO
Cronaca

Gioco d'azzardo a Modena: spesa record di 1,57 miliardi nel 2023

Nel 2023, i modenesi hanno speso 1,57 miliardi nel gioco d'azzardo, con una perdita di 275 milioni. Cresce l'online e il Gratta&Vinci.

Conferenza stampa sul gioco d’azzardo nella provincia di Modena

Conferenza stampa sul gioco d’azzardo nella provincia di Modena

Modena, 10 dicembre 2024 – Nel 2023 gli abitanti della provincia di Modena hanno speso nel gioco d’azzardo legale 1,57 miliardi di euro (+3,4% sul 2022), corrispondenti a 2.638 euro mediamente giocati da ogni residente maggiorenne, e fatto registrare una perdita complessiva di 275 milioni. Per l’anno che si sta avviando a conclusione, nei 47 comuni oggetto dello studio, si stima un volume in ulteriore crescita e quantificabile nell’ordine degli 1,61-1,65 miliardi.

In questa classifica nient’affatto esaltante, spiccano i comuni di Carpi, Formigine, Sassuolo e Pievepelago: la spesa alle slot machine o su internet è più alta che a Modena capoluogo e si spinge oltre i 3.200 euro per ogni singolo abitante. Insomma, è una fotografia problematica quella scattata nel quarto rapporto sull’azzardo legale in provincia da Acli, Arci e Federconsumatori e presentata ieri mattina nella sala di rappresentanza del Comune di Modena.

Compulsando l’indagine, curata dal ricercatore Massimo Vigarani, si scopre che a livello provinciale, nel 2024, a farla da padrone è ancora la giocata fisica con il 56,8% delle puntate rispetto al 43,2% del gioco da remoto. La crescita dell’online è contenuta se raffrontata al 2023, ma enorme se parametrata al 2019, con un incremento della giocata pro capite del 236%.

La nostra provincia resta lontana dalle puntate record di alcuni contesti urbani di Veneto e Trentino, con cifre giocate fino a 13mila euro a testa, ma fa certamente impressione imparare che a Ravarino e a Concordia in un anno l’azzardo online cresce del 58% e del 45%. Forte la crescita anche a Maranello (35%), Novi (34%), Bomporto (30%) e Nonantola (20%).

"Sono numeri che non lasciano indifferenti, anche perché vanno letti nell’ottica di una filiera ben più articolata", ha ricordato il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, "con saldature nel mondo dell’usura e della criminalità organizzata. Da amministratore di una comunità locale provo rabbia nel sapere che a livello centrale c’è un governo che sta lavorando per depotenziare le già labili misure di contrasto in mano ai Comuni".

Un passaggio degno di nota, infine, è quello che lo studio fa sul Gratta&Vinci. "È sbagliato considerarla tra tutte le devianze la meno pericolosa", ha sintetizzato Vigarani. "È storicamente il gioco d’azzardo più diffuso tra la popolazione anziana ma sta prendendo piede anche tra i più giovani, soprattutto donne".

Ebbene, nel territorio modenese nel 2023 sono stati giocati 166,3 milioni di euro in questa tipologia e di questi soldi, 46,6 milioni sono quelli persi. "Facile misurare le entrate, sia per le multinazionali del settore che rispetto alla tassazione da tempo in calo", ha concluso il ricercatore di Federconsumatori. "Più complesso pesare i costi sociali, come la perdita di un posto di lavoro, la chiusura di un’azienda, l’abbandono degli studi, la dissoluzione di una famiglia o, nei casi estremi, di un suicidio".