GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Giunta, Modena non ci sta. Blitz dei cattolici per Costi. Trattativa anche su Baruffi

In vista dell’annuncio di venerdì del presidente de Pascale pressing del Pd della Ghirlandina. I Dem del territorio considerano impensabile non avere un rappresentante in squadra

Il sottosegretario alla Presidenza uscente Davide Baruffi

Il sottosegretario alla Presidenza uscente Davide Baruffi

Modena, 10 dicembre 2024 – Modena batte cassa e chiede almeno un assessorato nella giunta de Pascale. L’allarme crescente di questi giorni sul Pd della Ghirlandina a bocca asciutta ha innescato una manovra diplomatica che dovrebbe condurre a piantare una bandierina gialloblu nella squadra della Regione. L’ufficializzazione salvo imprevisti avverrà venerdì. Le voci e gli articoli sulla mancanza di un assessore modenese hanno gettato nello scompiglio il partito. Un esponente di primo piano dice a chiare lettere che "sarebbe impensabile che Modena non abbia nessun rappresentante nella squadra".

Ad oggi le strade che si aprono sono due: la prima rilancia un possibile ruolo di Davide Baruffi in giunta e non più come sottosegretario alla Presidenza; la seconda include l’ingresso di Maria Costi, con Baruffi a quel punto confermato come sottosegretario. "Tutto dipende – è la riflessione di un addetto ai lavori – da quanti assessori avrà Bologna. Quattro è improponibile, tre sarebbe per loro il miglior risultato possibile, ma non si esclude che debbano ‘accontentarsi’ di due". Se Bologna avrà due persone, Modena incasserebbe Baruffi come assessore. Se invece Bologna ne avrà tre, Modena potrebbe rivendicare un assessorato più il sottosegretario: "A quel punto Baruffi verrebbe confermato sottosegretario alla presidenza, mentre Maria Costi entrerebbe come assessora non solo in quota Modena, ma anche in quota cattolica, che era poi la richiesta della componente del partito nei giorni scorsi interpretata dall’appello lanciato da Fabio Braglia sul giornale". Costi ha dalla sua il cospicuo bottino elettorale: la sua delega ideale sarebbe il Welfare, che però a quanto pare è prerogativa di Isabella Conti.

Per l’ex sindaco Gian Carlo Muzzarelli potrebbe aprirsi un ruolo invece in commissione: lui aspirerebbe alla presidenza della commissione sanità, ma raggiungerla è complicato.

Mentre andiamo in stampa comunque è in corso una contesa tra Luigi Tosiani e Stefano Caliandro. Gli ingressi certi in giunta invece sono quelli di Isabella Conti in quota Schlein, Vincenzo Colla (Piacenza), Alessio Mammi (Reggio) e Giovanni Paglia per Avs, Silvia Piccinini per il M5s, Alice Parma (Rimini), Irene Priolo, se non in giunta alla presidenza dell’Assemblea. Alla Sanità ballano ancora alcuni nomi: il più probabile è Massimo Fabi, direttore generale dell’Ausl Parma, 66 anni, mentre sembra in calo Chiara Gibertoni.