«Gli affitti brevi senza regole distorcono il mercato»

Il problema Franco Buontempi: «Questa concorrenza sleale penalizza coloro che cercano un alloggio»

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Affitti a parte, il mercato immobiliare sotto la Ghirlandina sembra avere ripreso la direzione giusta. Secondo l’indagine sul terzo trimestre di Fimaa-Confcommercio, infatti, si è ulteriormente rafforzata la dinamica espansiva delle compravendite residenziali con un incremento a doppia cifra nel confronto con i primi nove mesi del 2018. Continua, inoltre, la ripresa del comparto dei negozi, qualche segnale positivo arriva poi sul fronte dei capannoni artigianali e industriali. Stabili le quotazioni nelle compravendite residenziali con una lieve ripresa per gli immobili nuovi, completamente ristrutturati e le soluzioni indipendenti. Il settore residenziale continua a dare segnali di vitalità e il numero di compravendite è cresciuto in una forbice del 15-18% nel confronto con lo stesso periodo del 2018, trainato dalla performance su soluzioni nuove, usate e ristrutturate e da tassi di interesse sui mutui che continuano a restare ai minimi storici.

I prezzi sono stazionari con un leggero aumento per gli immobili nuovi, completamente ristrutturati e per le soluzioni indipendenti. Viene confermata una ripresa, seppur timida, per il segmento non residenziale dei negozi e dei capannoni per alcuni comuni come Sassuolo e Modena: la domanda di acquisto è aumentata di circa il 3%, mentre i prezzi hanno subito un ulteriore calo del 2%. Il mercato delle compravendite di capannoni artigianali e industriali inizia a dare timidi segnali di ripresa, in un quadro caratterizzato da un incremento di domanda. In questo comparto è proseguita la tendenza al ribasso dei prezzi, che, tra capannoni nuovi ed usati, è attorno al 2% sul III° trimestre del 2018.

Non è un mistero che il proliferare degli affitti brevi su Airbnb sta distorcendo il mercato delle locazioni a scapito di studenti, famiglie e lavoratori. Per le associazioni di categoria il problema non è il portale in sé, ma la capacità del servizio online di dribblare le regole. Per Franco Buontempi, segretario provinciale di Federalberghi-Confcommercio questa situazione ha due grosse controindicazioni: «La prima riguarda una vera e propria concorrenza sleale. Airbnb va in risposta alle richieste turistiche e non rispetta le condizioni a cui devono sottostare, invece, tutti gli altri soggetti privati che propongono affitti regolari a lungo termine, basti pensare al versamento della cedolare secca. Ci sono proprietari che spacciano le loro case per bed and breakfast, ma in realtà mettono a disposizione l’intero appartamento senza abitarvi e questo non si può, se non rispettando determinati obblighi. In secondo luogo c’è una questione sociale in quanto Modena sta assistendo a un ritorno di richieste di affitti in città, quando un tempo invece si tendeva a trasferirsi fuori».