Guerra legale tra onoranze funebri Contestata la pubblicità sul web

L’accusa è turbativa del commercio, atteso il verdetto del giudice

Turbata libertà dell’industria o del commercio. E’ il reato di cui potrebbe dover rispondere un’agenzia funebre della Bassa modenese che, secondo l’accusa, avrebbe ‘rubato’ clienti ad un’agenzia funebre dello stesso comune attraverso una irregolare attività commerciale. Ieri il giudice si è riservato sulla scelta di archiviare o meno il caso.

In sostanza, entrambe le pompe funebri si avvalevano di agenzie pubblicitarie al fine di fare apparire il proprio nome piuttosto di quello del ‘competitor’ sui motori di ricerca online. Fin qui nulla di strano ma secondo il titolare di una delle due agenzie, il ‘rivale’ avrebbe turbato il suo esercizio facendo finire il suo nome in fondo alle ricerche.

In questo modo la presunta vittima avrebbe perso numerosi clienti – organizzando molti meno funerali – poichè gli stessi si sarebbero avvalsi della prima agenzia indicata dalla rete.

Inizialmente al titolare della pompa funebre in questione era stato contestato il reato di truffa, poi derubricato in turbativa del commercio.

Il titolare della pompa funebre ‘incriminata’ si è difeso però spiegando come in realtà l’errore sia riconducibile all’agenzia pubblicitaria. Ora il giudice deciderà se archiviare o meno il caso.

Valentina Reggiani