I carrelli? Davanti al condominio

In via Tignale del Garda alcune persone fanno la spesa e tornano a casa a piedi senza sollevare pesi

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di Gianpaolo Annese

Ma quale servizio a domicilio, ma quali rider: meglio portarsi direttamente il carrello del supermercato a casa e lasciarlo sotto il condominio. Passa da via Tignale del Garda, zona Morane, l’evoluzione dello shopping. Nei pressi dei cassonetti si allunga il trenino di carrelli arancioni utilizzati per fare la spesa comoda. "Sono per lo più anziani, ma anche ragazzini, abitano nei palazzoni qui vicino, magari non hanno la macchina – racconta la signora Carla, una residente –. Dieci minuti a piedi, percorrendo via Carrara, via Lodi, e arrivano al supermercato, fanno la spesa e poi tornano con il carrello: serve soprattutto quando ci sono da portare le sacche d’acqua che sono le più pesanti". Beh, è comprensibile. Il sistema è talmente collaudato che senza neanche bisogno di parlarsi chi deposita il carrello dopo aver lasciato la spesa in casa lo va a posizionare dietro agli altri: "Così è possibile recuperare la monetina che serve per sbloccarlo, e che vuoi lasciare lì l’euro...?". Non sempre è stato così: "Prima era possibile vedere i carrelli parcheggiati sotto i portici del condominio, sparsi qua e là. Adesso tutti hanno capito che si possono recuperare i soldi organizzandosi e creando una fila". Anzi due: sì, perché oltre alla coda di quelli di plastica, c’è anche quella con i carrelli di metallo: "Sono agganci diversi, è stato necessario farlo...". Lo scenario che si presenta ai passanti comincia a dare un po’ nell’occhio, diciamo così, la sensazione è che il trenino possa allungarsi all’infinito: "Ci sono persone che ci vanno più volte al giorno, per esempio durante il periodo estivo perché c’è l’aria condizionata che magari in casa non c’è. E non è che ognuno di loro ne abbia uno personale. Può capitare che qualcuno parta da casa munito oppure che vada senza, decida sul momento di fare la spesa e ne porti un altro a casa". Ogni cliente insomma fa un po’ il carrello che gli pare e in zona dopo i monopattini a ogni angolo, si fa largo un nuovo arredo urbano. "Se proprio devono star lì si delimiti almeno uno spazio apposito con la segnaletica sull’asfalto con tariffa oraria, o al limite anche con le strisce blu così il Comune fa un poco di cassa…", sospira il signor Marco che lavora in zona.