STEFANO FOGLIANI
Cronaca

"I photored servono solo a fare cassa"

Le minoranze contro i tre nuovi apparecchi installati: "Va bene la sicurezza della strade, ma è prioritaria l’incolumità delle persone"

Una delle strade in cui verrà collocato un photored

Una delle strade in cui verrà collocato un photored

La priorità, visto quel che accade in città, "non era la sicurezza stradale, pur importante, ma la sicurezza tout court". Non piace all’opposizione l’idea di collocare altri tre photored a guardia delle strade cittadine: unanime, la levata di scudi delle minoranze rispetto a quanto deciso dall’Amministrazione Mesini. "Che – dice senza termini Francesco Macchioni, esponente dell’omonima lista civica – spende soldi per fare a sua volta cassa, invece che investire risorse in cose più utili, come ad esempio il miglioramento del sistema di videosorveglianza". Sulla stessa lunghezza d’onda Luca Caselli, capogruppo di Frattelli d’Italia in consiglio comunale, ad avviso del quale "a livello di sicurezza stradale non sono, a mio avviso, un deterrente e in ogni caso il sindaco aveva presentato un programma ben più nutrito ed ambizioso, che oggi (a distanza già di un anno) si è concretizzato in qualche photored". Assai poco convinti della bontà, ed efficacia, della decisione della Giunta, anche il segretario della cittadino della Lega Sharon Ruggeri ("ritengo sia più importante la sicurezza delle persone, lasciata un po’ andare, che la sicurezza stradale") e il capogruppo di Forza Italia Davide Capezzera. "Esprimo – dice - profonda contrarietà e lo faccio con senso di responsabilità, perché credo nella sicurezza stradale, ma non posso restare in silenzio davanti a una scelta che, per come è stata concepita e comunicata, sembra avere finalità più economiche che preventive. Un photored non risolve i problemi strutturali della viabilità cittadina, e non può essere l’unica risposta a una questione complessa". Vero che fu proprio la giunta di centrodestra, a installarli per prima ma, chiarisce Alessandro Lucenti, allora vicesindaco e oggi consigliere di Fd’I, "la questione non è tanto la scelta politica che facemmo anche noi, ma la scelta, soprattutto per quanto riguarda l’incrocio dell’Ancora, sembra avere carattere meramente economico. E, vista la situazione, era meglio utilizzare risorse sugli sistemi di videosorveglianza, migliorandoli e aumentandone il numero".

Unica voce non in totale disaccordo con la scelta della Giunta quella dell’ex sindaco Gian Francesco Menani, oggi consigliere della Lega, ad avviso del quale "l’intento della Giunta, di rafforzare la sorveglianza sugli incroci, è di massima condivisibile. Meno condivisibile la scelta di collocarne uno dei tre su via Emilia Romagna: io lo avrei messo sull’incrocio tra via Radici in Monte e via Ancora, nel tratto di Radici che va verso la Veggia. Ma sul fatto che tali dispositivi abbiano una loro utilità in ottica di sicurezza stradale, nessun dubbio".