Ibernazione Modena. "Così congelo gli italiani e li spedisco in Russia"

Filippo Polistena, lo specialista della crioconservazione: "Salme trattate con l’azoto liquido. Molti chiedono di farla col proprio animale domestico"

Filippo Polistena

Filippo Polistena

Mirandola (Modena), 1 dicembre 2019 - «Regalo sogni. O, se preferite, sposto un po’ più in là il nostro orizzonte di vita, facendo una sorta di scommessa. E forse che si vinca o si perda non è importante. Conta poter affrontare il nostro fine vita con un pizzico d i serenità in più». Chi parla è Filippo Polistena, che a Mirandola, nella Bassa modenese, è titolare dell’agenzia funebre Polistena Human Cryopreservation, concessionaria della KrioRus, centro spacializzato russo che svolge un singolare servizio: iberna i cadaveri di chi, in vita, ne aveva fatto richiesta. La salma viene congelata nell’azoto liquido e resta lì, in attesa che, nel corso degli anni, la scienza faccia progressi e riesca a trovare il modo di «risvegliare» chi ha deciso di ibernarsi. Un po’ come nei film di fantascienza... Polistena, ma questa non è fantascienza? «Io lo dico chiaramente: attualmente la scienza non è in grado di ridare la vita a un cadavere ibernato. Ma in un domani chissà... La ricerca è avviata, ci sono centri di ricerca molto attivi in questo campo, come il Cryonics Institute con sede nel Michigan negli Usa». Il suo compito qual è? «Chi è interessato viene da me e firma un contratto in cui mi autorizza ad avviare la procedura. Quando morirà, verranno riattivati meccanicamente la ventilazione ai polmoni e l’afflusso di sangue al cervello somministrando composti appositamente creati per evitare ischemie. Il paziente viene immerso nell’acqua gelida e trasportato a Mosca. Qui finisce il mio compito. In Russia viene iniettata nella salma una sostanza crioprotettiva per proteggere i tessuti dai danni del congelamento, poi il corpo viene immerso nell’azoto liquido a una temperatura costante di 196 gradi sotto zero». Quanti casi ha trattato finora? «Ho iniziato nel 2012. Finora ho trasportato in Russia cinque salme. Ma attualmente ho sottoscritto una ventina di contratti. In Italia sono l’unico che fa questo servizio. E le richieste sono aumente negli ultimi mesi di circa il 10%. Nel mondo, i contratti stipulati sono più di trecento. Non chiediamo anticipi, si paga a morte avvenuta» Quanto costa farsi ibernare? «Circa 33mila euro. È il trasporto in Russia che fa lievitare il prezzo. Il mio obiettivo è creare qui in Italia un laboratorio per procedere all’ibenrazione. Qui a Mirandola tra l’altro, c’è la maggior concentrazione di aziende del biomedicale, sarebbe il posto adatto». Chi chiede di essere ibernato? «Ricevo telefonate, anche solo per avere informazioni, da ogni tipo di persona, dall’imprenditore all’operaio. Tutti con lo stesso sogno: giocarsi una chance per battere la morte, anche in un giorno lontano». Nessuno ha paura di ritrovarsi di nuovo in vita ma solo, in un mondo che non riconosce più? «Forse. E magari è questo il motivo per cui alcuni chiedono di essere ibernati insieme al proprio cane o al proprio gatto». Addirittura? «Sì. Attualmente ho nel cassetto tredici contratti firmati da persone che vogliono far congelare il proprio animale. Il costo tra l’altro è inferiore e viene calcolato in base alla stazza, si va dai cinquemila ai settemila euro. C’è chi vuole nutrire la speranza di veder rivivere il proprio animale. Ma c’è anche chi progetta di farsi ibernare insieme al proprio cane o gatto, per averlo al proprio fianco, un giorno, in caso di risveglio». Non assomiglia a una favola? «Forse. Ma se questo pensiero ci consente di morire più sereni, perché no?» Un’ultima domanda: le si farà ibernare? «Certo, ho sottoscritto il contratto lo scorso anno. E quando ho firmato mi sono sentito subito più felice».