Il Corni accelera con il nuovo laboratorio

Inaugurata l’aula dedicata alla meccatronica: "I ragazzi impareranno a usare stampanti 3D e scanner laser: è il futuro"

Migration

di Paolo Tomassone

Ci sappiamo fare, si sa. Modena è una delle prime manifatture italiane ed è un tassello cruciale delle principali catene del valore. Questo basta per mantenere le posizioni? Di più, siamo pronti per iniettare nel sistema produttivo nuove leve e nuove idee, che sappiano sfruttare le più moderne tecnologie presenti sul mercato? All’istituto tecnico Corni, nato cent’anni fa proprio per coniugare formazione e lavoro e per garantire un’alta preparazione tecnica a chi già lavorava, sanno che da qui usciranno i migliori tecnici e che su di loro hanno già gli occhi puntati tante imprese locali. Ecco perché quando si inaugura una nuova aula didattica o viene consegnata una nuova e moderna strumentazione si fa festa. Come è accaduto ieri mattina in occasione della presentazione del nuovo allestimento al laboratorio di meccatronica. Con un investimento di oltre 150mila euro da parte della Fondazione di Modena, di Its Maker e alcune aziende del club dell’alternanza di Confindustria Emilia, sono state consegnate alla scuola nuove macchine di ultima generazione tra cui una stampante 3d a resina, una stampante a polvere e una a filamento di carbonio, oltre a scanner laser 3d con la possibilità di poter modificare il disegno ricavato dalla scansione. "Questo permetterà agli studenti di far pratica nelle tecnologie attualmente in uso nell’industria meccanica - spiega il dirigente scolastico Federico Giroldi -. Si realizza insomma quell’integrazione tra tecnologie meccaniche ed informatiche alla base dell’evoluzione verso l’industria 4.0".

È un regalo, quello arrivato al Corni, che non ha un corrispettivo monetario, come ricorda il vicesindaco Gianpietro Cavazza ai ragazzi presenti alla cerimonia: "il valore aggiunto di questo regalo che vi viene consegnato non si può misurare se non attraverso l’impegno e la passione che voi avrete studiando e usando queste attrezzature". Un invito che arriva anche dal presidente della Fondazione di Modena, Paolo Cavicchioli: "Dovete mettere nel vostro zaino non solo dei libri, ma delle capacità che si sviluppano solo attraverso il lavoro di gruppo, nei laboratori". Queste dotazione tecnologiche, continua Cavicchioli "non sono il fine della vostra formazione, ma uno strumento per cercare di sviluppare le vostre attitudini e una capacità adattiva per affrontare la sfida delle nuove trasformazioni". La Provincia negli ultimi anni ha investito importanti risorse nelle due sedi di largo Aldo Moro e del Polo Leonardo "per rendere gli spazi e i servizi sempre più adeguati e confortevoli". Uno sforzo, come ha assicurato la dirigente del settore Istruzione, Tiziana Zanni, che proseguirà anche nei prossimi anni. "Dovete esser orgogliosi di fare questa scuola che per tanti anni è stata considerata di serie B, ma che in realtà è l’unica che può fornirvi competenze che vi permettono di entrare subito nel mondo del lavoro o di scegliere eventualmente di fare università, perché qui vi danno una formazione completa – dice Chiara Cotti, imprenditrice di seconda generazione di Emilbronzo 2000 -. Noi che rappresentiamo il mondo produttivo vi assicuriamo che figure come le vostre sono richiestissime. Siete persone fortunate, il futuro ve lo costruite voi".