GIORGIA DE CUPERTINIS
Cronaca

Il futuro del Mammut. Si va verso la rinascita: "Ora un nuovo capitolo per il centro sportivo"

Rilevato dai fratelli Galassini, il complesso aprirà le sue porte l’8 aprile

Il futuro del Mammut. Si va verso la rinascita: "Ora un nuovo capitolo per il centro sportivo"

Il futuro del Mammut. Si va verso la rinascita: "Ora un nuovo capitolo per il centro sportivo"

E fu così che l’ex Mammut Club riuscì a risorgere dal degrado per tornare a "splendere". Non è il finale di una favola, ma di un azione concreta, pensata e realizzata con l’obiettivo di "restituire alla città un luogo aggregativo e di qualità".

Lo conferma l’imprenditore Paolo Galassini, che in vista dell’inaugurazione – in programma il prossimo 6 aprile – riavvolge il nastro e racconta il lungo lavoro che si nasconde dietro a questa nuova avventura.

"Nella primavera di tre anni fa ci aggiudicammo il complesso tramite una società cosituita ad hoc tra me e mio fratello Massimo. Era in disuso già da alcuni anni ed anche a causa di vandalismi e intrusioni, è apparso chiaro che occorreva un intervento radicale di recupero e riqualificazione – spiega –. Venne quindi avviato da subito un percorso tecnico progettuale finalizzato anche ad una riconversione degli impianti sportivi. L’obiettivo era anche quello di preservare un contesto di assoluto pregio trattandosi di impianti e strutture all’interno di un’oasi verde alle porte di Modena. L’idea iniziale è stata da subito quella di accentuare accessibilità e pratica di varie attività sportive e ricreative attraverso strutture più moderne e funzionali". Ora il suo nome sarà ’Mammut Modena’ e aprirà le porte al pubblico il prossimo 8 aprile. "Le dimensioni, le condizioni d’uso e manutenzione della struttura impongono un percorso in più tappe anche con rifacimento di accessi, viabilità, percorsi, ed altro ancora – entra nel dettaglio Galassini –. Il primo step, ormai in dirittura d’arrivo, vedrà in esercizio 8 nuovi campi da padel di nuova generazione di cui due all’aperto e sei al coperto, tre per ognuno dei due palazzetti a forma di semisfera che sono stati recuperati e resi anche esteticamente molto suggestivi, sia per l’altezza, per la luce, sia per la possibilità di avere all’interno un microclima con temperatura confortevole sia d’estate che d’inverno".

Non solo. "Integrate a queste prime strutture riqualificate vi saranno spogliatoi iperfunzionali e servizi, una palestra totalmente nuova con attrezzi Techonogym, la reception, una moderna area hospitality bar/ristoro, uno shop con materiale tecnico sportivo Adidas, salottini conviviali adiacenti ai campi, nonché due aree con qualche attrezzo per il riscaldamento pre attività sportiva. Questa prima fase ha interessato in parte anche il grande parco alberato".

E poi? "In una seconda fase prevediamo il recupero di tutta la restante parte di verde e la realizzazione di altri impianti sportivi (tennis, beach volley, etc.) nonché il completo rifacimento-riconversione della palazzina ove riorganizzare le attività accessorie e funzionali al centro sportivo. Questa parte del complesso resterà quindi off limits poiché si prevede almeno tutto il prossimo anno per ultimarla".

Come fratelli e come imprenditori "viviamo e siamo saldamente legati a questa città – conclude –. Crediamo nello sport come valore assoluto e la nostra parte pensiamo di averla fatta da alcuni anni, tra calcio, volley e settori giovanili. Da subito siamo stati consci e consapevoli che non si sarebbe trattato di un investimento lucrativo. È la naturale prosecuzione di tante forme di supporto allo sport nel

nostro tessuto sociale".

"Il nostro auspicio è che venga prima di tutto apprezzata sul piano tecnico-aggregativo da chiunque vorrà frequentarla nel tempo libero e per praticare attività sportive in un contesto all’altezza, crediamo, dei più moderni standard qualitativi nel settore".