«Il mio negozio oscurato da un cantiere»

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di Valentina Reggiani

«I lavori per la manutenzione della città sono sacrosanti, a maggior ragione se servono per sistemare le strade ed evitare pericoli ai passanti. Ma per fare qualsiasi cosa occorre criterio e, soprattutto, buon senso: mi hanno praticamente chiuso dentro al mio locale e i clienti devono fare una gimcana per riuscire a raggiungere il negozio. La situazione è assurda».

Ad alzare la voce è William Stefano Romeo, titolare del negozio YoYo Bijoux situato in pieno centro, piazzale degli Erri al civico 7. Davanti all’esercizio commerciale, infatti, da qualche giorno campeggia una recinzione piuttosto alta. Per i clienti non affezionati è sostanzialmente impossibile vedere la vetrina. «Accedere al portico è un’impresa – denuncia il negoziante – e in questi giorni le vendite sono calate notevolmente. Anche perchè chi mi conosce sa come raggiungermi, ma per chi non sa che qui c’è un negozio di abbigliamento è impossibile vedere la vetrina. Davanti alla recinzione, tra l’altro, spesso ci sono posteggiate le auto. È come se mi avessero messo in gabbia e devo fare io per primo, la mattina, i salti mortali per entrare in negozio». William Stefano Romeo spiega come la situazione, ovvero il cantiere in questione, sia legato proprio ad un infortunio.

«Un anno fa circa una signora è scivolata a causa di un avvallamento o comunque un problema di asfaltatura in quel tratto. Poichè ha riportato lesioni, la donna ha sporto denuncia è stata risarcita poco tempo fa. Nel frattempo – dico io – avrebbero potuto cadere o inciampare tante altre persone eppure hanno atteso fino ad ora, ottobre, per avviare i lavori. Parliamo di un cantiere che per giorni sarà presente e che, in sostanza, toglie visibilità penalizzando così non solo i commercianti ma pure gli stessi clienti. Mi chiedo – continua il negoziante – come mai essendo Modena deserta tra luglio e agosto non si sia pensato di aprire il cantiere in estate. Probabilmente hanno preferito andare tutti in ferie».

Il commerciante chiede che la situazione sia presto risolta: «Questo, e i miei colleghi lo sanno, è il periodo in cui, terminate le ferie estive, si inizia a lavorare di più. Se nessuno vede il negozio, però, è palese che non si possa fermare anche perchè l’ingresso al portico è inaccessibile. A questo punto mi chiedo: chi mi restituirà gli incassi che ho perso? Il ‘bello’ è che neppure mi hanno avvisato. Mi sono trovato l’impalcatura davanti, una mattina della settimana scorsa, senza che nessuno me lo abbia preventivamente comunicato. La situazione non è accettabile».