Il mito va all’asta. In vendita fotografie, lettere e memorabilia che furono della Callas

Giovedì prossimo a Vercelli saranno ‘battuti’ centinaia di oggetti appartenuti alla famosa cantante lirica dalla grande collezione dei modenesi Ilario Tamassia e Marco Galletti

Il mito va all’asta. In vendita fotografie, lettere e memorabilia  che furono della Callas

Il mito va all’asta. In vendita fotografie, lettere e memorabilia che furono della Callas

Modena, 23 aprile 2024 –  Tra le pagine dello spartito della "Zelmira" di Rossini spunta un bigliettino, scritto a inchiostro rosso, "Signor Mai, qui mancano questi fogli, solo ora me ne sono accorta. Come si fa!". Firmato, Maria Meneghini Callas. E c’è pure il telegramma inviato da Arturo Toscanini il 27 dicembre 1956: "Ricambio graditi auguri", scriveva il Maestro. E Antonio Ghiringhelli, sovrintendente della Scala, che le telegrafava a Chicago i suoi "vivissimi affettuosi auguri". "Maria Callas era meticolosissima: conservava ogni biglietto, ogni fotografia, ogni memoria", sottolinea Ilario Tamassia, arredatore e antiquario, che presso il suo atelier di Medolla custodisce oltre cinquemila ricordi della cantante, scomparsa nel 1977. "Un vero patrimonio di arte e di cultura", aggiunge Marco Galletti, collega e collaboratore di Tamassia, e curatore di questo archivio. Già nel 1986 Tamassia acquisì numerosi materiali della Divina dagli eredi del commendator Meneghini, marito della cantante: "Una notte sognai Maria Callas che mi strinse la mano, senza lasciarmi – ha raccontato varie volte –. Al risveglio, suonò il telefono e un ex collaboratore di Meneghini mi invitò a visionare tutti gli oggetti della cantante. A ripensarci, era come se lei mi avesse invitato a prendermi cura delle sue cose". "In questi anni abbiamo conservato tutto con ogni cura, come si conviene ai tesori più preziosi – spiega Galletti – e abbiamo concesso alcune testimonianze per diverse mostre in Italia e in Francia".

Proprio da questo enorme giacimento di memorabilia di Maria Callas provengono tutti i lotti che andranno all’asta giovedì 25 aprile presso la Meeting Art di Vercelli che celebra così i suoi 45 anni di attività. Per Tamassia e Galletti non è stato semplice decidere di separarsi da memorie tanto amate, "ma l’età avanza e non vogliamo che poi tanti oggetti possano rimanere chiusi in scatoloni, magari per anni – ammette Marco Galletti –. È molto meglio che tante cose di Maria Callas vengano acquisite da chi le potrà amare come le ha amate lei e come le abbiamo amate noi. Sarà come creare un museo diffuso dei suoi oggetti".

Fra gli oggetti proposti in vendita, un paio di décolleté in seta di Wary Shoes (base d’asta 500 euro), una coppia di guanti in pelle color avorio di Hermes (si parte da 1000 euro), perfino una parrucca in capelli naturali realizzata dal coiffeur Alexandre de Paris (1500 euro), e dodici ciotole lavadita in argento (1000 euro), o il baule da viaggio delle pelletterie Inzaghi di Milano, in legno rivestito con maniglie in cuoio, con le etichette doganali e aeroportuali che ne raccontano la storia (da 1000 euro). E l’attestato di cittadinanza onoraria conferito alla cantante dal sindaco di Dallas nel 1968. Ci sono anche le nacchere in legno, in una custodia in velluto con paillettes e perline, con la dedica del ballerino di flamenco Antonio Ruiz Soler. E poi tante, tantissime fotografie, giornali, telegrammi e lettere che Maria Callas teneva gelosamente: immagini di scena, ma anche di serate di gala e ricevimenti, e perfino gli scatti del Gran Galà della canzone del 1957, dove il soprano fu madrina, per premiare Claudio Villa, Johnny Dorelli e Domenico Modugno. Spuntano perfino le foto del pranzo del 1957 al Lido di Venezia durante il quale Maria Callas conobbe Aristotele Onassis, a cui poi avrebbe legato il suo cuore. "Sappiamo che verso quest’asta c’è già un forte interesse anche internazionale – prosegue Marco Galletti –. Quella del 25 aprile sarà solo la prima tornata di vendita, e già ne viene prevista un’altra per giugno". Anche attraverso questi oggetti e questi sguardi quasi privati, si perpetua il mito di una voce che ha incantato e continua a incantare il mondo.