Il runner ecologista fa tappa al Lago Santo

Pievepelago, Roberto Cavallo inizia oggi il tour sulla antica Linea Gotica per diffondere la cultura della pulizia dei sentieri di montagna

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Una ‘nuova liberazione’, camminata proprio in quei giorni in cui l’Italia liberata lo fu davvero, 76 anni prima. Toccherà anche la montagna modenese l’impresa – 416 chilometri in sette tappe divise tra Emilia Romagna e Toscana – siglata dall’ecoatleta e divulgatore scientifico Roberto Cavallo nell’ambito dell’iniziativa ‘Keep clean and run for peace’ la corsa nata nel 2015 che attraversa la Linea Gotica per sensibilizzare la popolazione sul tema dell’abbandono dei rifiuti. Scarpe buone ai piedi, tanti (purtroppo) sacchetti al seguito per raccogliere l’inciviltà altrui e una missione ben precisa: raccontare quanto male fa a questo mondo così fragile infierire lasciando rifiuti sul cammino. Il gruppo composto oltre che da Cavallo anche dal coach Roberto Menicucci, dal fotografo e videomaker bergamasco Nicolò Balini e da una manciata di runners partirà oggi da Montignoso, attraversando i luoghi più significativi della Resistenza in questa costola rocciosa d’Italia, toccando le località di Pescaglia, Pievepelago, Abetone, Alto Reno Terme, Marzabotto, Borgo San Lorenzo e Bagno di Romagna, per concludersi poi il 29 aprile a Rimini. L’appuntamento modenese avrà luogo domani, con arrivo da Barga al Lago Santo dove alle 17.15 si terrà al rifugio Vittoria un incontro con l’Amministrazione comunale. Passati da Fiumalbo, il giorno seguente la tappa ripartirà nel versante toscano, poi in quello bolognese. Ai comuni sarà consegnata una bandiera simbolo della volontà di curare il proprio territorio e di lottare contro il degrado e l’abbandono dei piccoli rifiuti nell’ambiente, "quei rifiuti – fanno sapere dal team Keep Clean and Run – che dall’entroterra arrivano al mare e causano circa il 70% del problema del marine littering, mettendo i nostri mari a rischio di contenere più plastica che pesci". Novità di questa edizione sarà la strumentazione di cui sarà dotato il team e cioè il "Flow2" dispositivo sviluppato dall’azienda Plume Labs che permetterà di monitorare la qualità dell’aria lungo il cammino. "Abbiamo deciso di proseguire l’impegno dello scorso anno, ovvero correre abbinando il messaggio ecologico a quello della pace – commenta Cavallo –. Come ha detto Papa Francesco, dobbiamo pensare a un’ecologia integrale, nella quale tutto è connesso e per questo serve anche un nuovo umanesimo. Raccogliere un rifiuto a terra è un gesto rivoluzionario, perché ci obbliga a tenere la testa dalla parte giusta, a superare l’indifferenza e a fare i conti con la sospensione del giudizio. Raccogliere un rifiuto a terra significa salvare un altro essere vivente e creare le condizioni per un clima di pace".

g. p.