Il sindaco: "Nessun rischio di tasse in più per gli extraprofitti generati dal fotovoltaico"

Il Comune di San Felice esclude aumenti di tasse dovuti alla restituzione dei cosiddetti "extra profitti" realizzati con la gestione degli 8 impianti fotovoltaici installati sul proprio territorio. E prova ad allontanare i sospetti del segretario Pd di San Felice Nicolò Guicciardi e del capogruppo di Insieme per San Felice Andrea Balboni, che accusano sindaco e giunta del fatto che "Non aver gestito per tempo tale vicenda, spendendo una parte delle risorse da restituire, comporta ora il serio rischio di rivalersi sulle tasche dei sanfeliciani". Ipotesi esclusa categoricamente dall’amministrazione che ammette di aver impiegato parte di quelle somme, ma che non ci sarà alcuna rivalsa sui cittadini, anche se questo ha comportato il rinvio di alcuni progetti. "La restituzione dei 989 mila euro al Gse, Gestore dei Servizi Energetici, ha costretto il comune – fa sapere il sindaco Michele Goldoni - a rimandare i progetti già in cantiere e a rimodulare le spese programmate per raggiungere il pareggio bilancio senza intervenire sulla leva fiscale". Il problema degli extraprofitti realizzati da febbraio a luglio da restituire a Gse entro il 31 ottobre, anticipo di quanto dovuto fino a fine anno (oltre 1,5 milioni si stima per San Felice) era contenuto in una norma del Decreto Sostegni ter e interessa oltre 1200 comuni italiani che la legge qualifica indistintamente come "produttori di energia" al pari dei colossi industriali. E questo ha avviato una serie di ricorsi al Tar. "I guadagni del fotovoltaico – fa sapere il comune - sono stati utilizzati, come del resto facevano le amministrazioni precedenti, per erogare servizi ai cittadini e far funzionare la macchina comunale e quest’anno sarebbero serviti in parte anche per pagare i costi energetici aumentati per il comune del 100%. Si tratta di risorse diventate extra profitti solo per una legge dello Stato che ne ha deciso la restituzione, equiparando di fatto i comuni (che le utilizzano per la comunità) ai colossi industriali produttori di energia, il cui fine ultimo è il profitto". Solo in Emilia-Romagna i comuni si troverebbero a restituire circa 5 milioni di euro. Il deputato Pd Andrea De Maria in proposito ha presentato un ordine del giorno in cui si chiede "al governo di esentare i Comuni proprietari di impianti di produzione energetica dal pagamento degli extra profitti"

Alberto Greco