
Il sogno di Silvia si avvera: "Ho suonato con Muti"
Lama Mocogno (Modena), 15 giugno 2024 – "Mi è sembrato un sogno a occhi aperti", ha confidato sui social Silvia Torri. Quella che ha vissuto la giovane musicista di Lama Mocogno, in effetti, è stata un’esperienza che molti altri giovani vorrebbero provare. Venticinque anni, clarinettista diplomata al Conservatorio Vecchi Tonelli di Modena, qualche giorno fa Silvia si è unita all’Orchestra giovanile Luigi Cherubini per il concerto diretto dal Maestro Riccardo Muti, prima a Ravenna poi a Vienna, nientemeno che nella sala d’oro del Musikverein, conosciuta in tutto il mondo, il tempio dei Wiener Philharmoniker e dell’iconico Concerto di Capodanno. "Sì, è stata un’esperienza incredibile", ammette la musicista.
Silvia Torri si dedica agli studi musicali già da diversi anni. "Non provengo da una famiglia di musicisti, ma mi sono appassionata fin da piccola – spiega –. Portarono tutta la mia classe a visitare la scuola di musica, e una delle maestre mi invitò a coltivare un talento che aveva notato in me". Silvia si è quindi iscritta all’istituto musicale di Modena, ha studiato clarinetto e si è diplomata: ora sta proseguendo il suo percorso di formazione, studiando clarinetto basso al Conservatorio ‘Verdi’ di Ravenna e clarinetto storico a quello di Parma. E proprio da Ravenna è arrivata la fatidica chiamata: "Mi hanno convocato per rafforzare la ‘Cherubini’ con il clarinetto basso, in occasione del concerto che il Maestro Muti avrebbe condotto al Ravenna Festival, poi a Vienna per i vent’anni dell’orchestra – dice Silvia –. Nel programma infatti erano stati previsti quattro brani dalla suite ‘Turandot’ di Ferruccio Busoni che richiedevano una sezione di fiati più corposa".
Già il 3 giugno, quindi, Silvia Torri ha iniziato le prove con Riccardo Muti e l’orchestra, tutta composta da giovani strumentisti selezionati. "Suonare con un Maestro di tale importanza è stato per me un vero dono – racconta –. Di Riccardo Muti mi hanno colpito l’energia, la forza, l’accuratezza che pone in ogni passaggio e che riesce a trasmettere ai musicisti. E davvero ho notato quanto tenga alla formazione dei giovani, dando a ognuno di noi dei preziosi insegnamenti. Sono stati momenti incredibili e per me impareggiabili e indimenticabili". Silvia ha quindi suonato domenica scorsa al Pala De Andrè di Ravenna, poi mercoledì al Musikverein, in due concerti salutati da vere e proprie ovazioni.
"Non era la prima volta che mi univo alla ‘Cherubini’. Già mi avevano convocato per la ‘Bohème’ con la regia di Cristina Mazzavillani Muti, andata in scena a Ferrara – aggiunge la musicista di Lama –. Questa è stata per me un’occasione ancora più splendente". Silvia Torri ovviamente spera di poter coronare il suo sogno di entrare in orchestra: "Alle prossime selezioni per la ‘Cherubini’ mi presenterò certamente", rivela. Intanto prosegue il suo impegno come direttrice del Corpo bandistico di Lama Mocogno, formato da una ventina di elementi: "Vorrei che potessimo essere anche in numero maggiore, ma purtroppo c’è una tendenza all’allontanamento dalle forme musicali tradizionali – dice Silvia –. Noi comunque eseguiamo le nostre prove tutte le settimane, e ora ci stiamo preparando al ‘Memorial Barbieri’ del 14 luglio".