Il virus non molla la presa: 331 i nuovi positivi A Savignano chiuse le palestre nelle scuole

Non si ferma il contagio nella mostra provincia, ancora maglia nera insieme a Bologna. Morti un uomo e una donna di 74 e 94 anni

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di Marco Pederzoli

Il virus non molla la presa: 331 i nuovi contagi registrati ieri (il lunedì, di solito, i numeri sono più bassi, ma non in questo caso) a Modena e provincia e altre due le vittime: una donna di 94 anni e un uomo di 74). In regione invece i casi in più sono 1.847 (totale dall’inizio della pandemia 247.856) su 12.312 tamponi: questo significa che la percentuale di positivi sul numero dei test fatti (compresi quelli ’rapidi) è del 15%. Scende anche l’età media dei nuovi positivi: 40 anni.

A Modena , su 331 nuovi positivi, 228 sono i sintomatici e 12 i ricoveri di cui uno in terapia intensiva.

Intanto a Savignano, maglia nera in provincia in quest’ultimo periodo per i casi-Covid, il sindaco Enrico Tagliavini, corre ai ripari vietando le attività in palestra e facendo un appello alla popolazione di utilizzare il buon senso. "Negli ultimi giorni – spiega il primo cittadino – i numeri di Savignano non sono da zona arancione ma più che rossa, direi viola. Per la prima volta da un anno a questa parte, ovvero da inizio pandemia, abbiamo toccato la soglia dei 100 casi attivi sul nostro territorio, un fatto mai avvenuto. Al massimo, infatti, c’eravamo fermati a una novantina".

"In una sola settimana abbiamo registrato 58 casi. Si tratta peraltro – prosegue Tagliavini – di una situazione particolarmente difficile perché sono casi difficili da tracciare; se è vero che ci sono diversi nuclei familiari col covid, non si può parlare di veri e propri focolai presenti in un determinato punto. Sto così cercando di intervenire sulle situazioni in cui mi è consentito e ho chiuso le palestre comunali per le attività extrascolastiche, come avevo già fatto a dicembre (poi in gennaio il provvedimento era stato sospeso visto l’ingresso della regione in zona gialla). Sono naturalmente molto dispiaciuto nell’avere dovuto nuovamente ricorrere a questa ordinanza e, se i dati lo consentiranno, sono pronto a toglierla al più presto. Ma ora dobbiamo stringere i denti e fare il possibile per evitare che questo maledetto virus prenda il sopravvento, tutelando il più possibile la campagna vaccinale che è appena partita. Del resto si era creata una situazione in cui le palestre erano usufruite regolarmente da tutti gli iscritti a una società sportiva. Anche con questo Dpcm, infatti, basta che una società dichiari che la propria attività agonistica è di interesse nazionale, e può fare allenamento in palestra. Ecco, io ho voluto al momento sospendere questa prassi, anche perché avrebbe poco senso, a questo punto, chiudere un ristorante e allenarsi praticamente in gruppo nella palestra vicina, o non fare incrociare gli studenti delle varie classi a scuola e trovarli poi tutti insieme a giocare in palestra a basket o a pallavolo. L’ordinanza – conclude Tagliavini – fa salve comunque le attività sportive all’aperto, purché con distanziamento minimo di 2 metri e svolte in modalità individuale, oltre alle attività delle istituzioni scolastiche e a quelle delle squadre che partecipano a campionati professionistici".