"Impensabile vedere altre aziende vicino alle nostre abitazioni"

I residenti ’minacciano’ una assemblea pubblica: "Non sprechiamo questa occasione"

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"La convivenza tra residenziale e produttivo non è più accettabile. Chiediamo all’amministrazione di comunicare quanto prima le sue intenzioni riguardo alla riqualificazione dell’area del Senada. Da quello che sappiamo l’ultimo incontro tra le parti non ha portato a nulla di concreto e siamo preoccupati…". Anche il comitato ‘Respiriamo Aria Pulita’ della Madonnina interviene sul futuro del complesso Senada e il mega terreno da oltre 30mila metri quadrati, che giace abbandonato vicino alla struttura affacciata su via Emilia Ovest. Nei mesi scorsi il gruppo di residenti ci aveva accompagnato in un tour tra il degrado dell’area, diventata nel tempo una vera e propria discarica a cielo aperto.

"Le nostre proposte per il Senada sono note da tempo e le abbiamo fatte presenti anche all’attuale proprietà – spiega la portavoce del comitato, Chiara Costetti -. Il progetto dovrebbe prevedere una parte residenziale, del verde e una serie di servizi. Immaginare altre aziende vicino alle case è impensabile. Il nostro timore è che vada a finire come alla Sacca con la vicenda del Polo Logistico Conad, con i residenti costretti a convivere con un’altra realtà produttiva e il relativo traffico, senza reali garanzie che le prospettate opere di mitigazione funzioneranno". La referente di ‘Respiriamo Aria Pulita’ è chiara: "Qualora l’amministrazione non ci rendesse partecipi sul percorso che interesserà quest’area, saremo noi a convocare un’assemblea pubblica in cui inviteremo proprietà, sindaco e giunta". "Siamo fermamente convinti – aggiunge Costetti - che questa area sia una straordinaria occasione per il quartiere. Va superata la visione dei quartieri in cui convivono fabbriche e residenze". E che la vocazione produttiva del Senada debba sostanzialmente venire azzerata, è dimostrata dalla difficile convivenza tra la carrozzeria dietro al Centro e gli stessi residenti. "Più volte – aggiunge a proposito Costetti – abbiamo segnalato all’amministrazione il rumore eccessivo fatto dall’attività, ma non c’è mai stata la volontà di affrontare e risolvere il problema".

vi.ma.