Impianto BioBimat, il Comune contrattacca

Concordia, l’amministrazione: «L’azienda ci accusa pubblicamente di aver fatto il doppio gioco, ci tuteleremo in sede legale»

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Fumata nera alla seconda Conferenza dei Servizi, ieri nella sede Arpae di Modena, sul contrastato impianto a biometano che l’azienda BioBimat intende costruire nell’area ex Kermar, a ridosso della Sp 8. Il Comune, intanto, si riserva di adire le vie legali contro la società, che a sua volta ha diffidato il Comune annunciando un esposto in Procura contro «il doppio gioco del sindaco Luca Prandini, che in privata ha detto sì all’impianto e in sede pubblica, prima delle amministrative 2018, ha detto no». Doveva essere la Conferenza dei Servizi decisiva, finalizzata all’autorizzazione o meno della realizzazione del contrastato impianto, e invece nulla di fatto. La seduta è stata rinviata, la data non è ancora stata fissata. Ieri, intanto, la Bio Bimat ha presentato le proprie osservazioni alle motivazioni ostative, contenute nei pareri contrari, e già oggetto del preavviso di diniego alla realizzazione dell’impianto. «Pertanto – fa sapere una nota del Comune di Concordia – tutti gli enti che fanno parte della Conferenza ora faranno le proprie valutazioni nel merito, come richiede la procedura». Nella seduta del 12 dicembre avevano espresso parere negativo nell’ambito della Via e del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) i Comuni di Concordia e di San Possidonio, l’Unione Area Nord, il Consorzio Burana, la Soprintendenza, il Comando provinciale Vigili del Fuoco, la Provincia, e-Distribuzione, Aimag, As Retigas. «Il parere negativo espresso dal nostro Comune – fa sapere il sindaco Luca Prandini – con la documentazione prodotta dal lavoro dei consulenti incaricati, riguarda la materia ambientale, sanitaria e paesaggistica, e la proposta di variante urbanistica». In attesa della terza Conferenza dei Servizi, il Comune si riserva dunque di adire le vie legali «a seguito delle recenti affermazioni fatte dal presidente della BioBimat, lesive dell’immagine dell’ente». La vicenda BioBimat rischia di finire in Tribunale. I soci dell’azienda, Alessandro Venturini, Riccardo Mingori, Claudio Bassanetti, stanno valutando da giorni, con i propri legali, di presentare un esposto «per tutelare i propri diritti lesi e gli investimenti fatti, messi a rischio da una gestione della procedura autorizzativa inquinata da forzature politiche. Abbiamo sempre confidato, purtroppo a torto, nella buona fede di funzionari e amministratori locali», hanno dichiarato. Per BioBimat, «le pressioni di aperta ostilità al progetto, per interessi di piccolo cabotaggio elettorale, non possono che soccombere davanti al rispetto di regole, procedure e valutazioni di merito di economia circolare finalizzato a produrre energia pulita, il biometano, senza emissioni di Co2».

v. bru.